Il ponte nano dimenticato dall'Anas a Tre Torri

Dal 2012 la carreggiata è stata ristretta fino a costituire un serio pericolo alla circolazione

Flumeri.  

 

Il Ponte nano di Tre Torri, dal 2012 l’Anas studia cosa fare e sul posto regna il caos più toale con seri rischi per la circolazione sia di giorno che di notte. La segnaletica è diventata più pericolosa del viadotto stesso. Poche settimane fa si sono registrati problemi durante un trasporto eccezionale.

A preoccupare non è tanto il cavalcavia in se, lesionato dal 2012 da mezzi pesanti fuori sagoma ma la segnaletica pericolosissima soprattutto nelle ore serali. Era toccato per primo ad un camion munito di trivella, successivamente ad un altro che trasportava un escavatore con cartellone, il mezzo aveva letteralmente divelto una parte della struttura in cemento dopo aver abbondantemente superato i limiti di sagoma ed ancora ad un altro mezzo dell’Enel munito di gru. In quest’ultimo caso l’autista originario di Casal Di Principe si salvò per miracolo. A nulla è valso finora ogni appello da parte degli automobilisti. Il caso Tre Torri è stato seguito a più riprese con sit in di protesta ed esposti in procura da parte del Movimento 5 Stelle. Gli attivisti si recarono sul posto ripulendo la carreggiata e posizionando striscioni. Una manifestazione pacifica che non è servita però a risolvere la situazione. Oggi sulla questione interviene ancora una volta con forza e determinazione Anselmo La Manna, Comitato Tutela del Territorio, il quale annuncia iniziative di protesta sul posto per far si che l’Anas possa dare avvio agli interventi di messa in sicurezza della struttura. I lavori sarebbero dovuti già cominciare da tempo per eliminare ogni situazione di pericolo, ma la segnaletica della vergogna è ancora lì, con quel “finto autovelox” della Polizia Stradale a seminare panico ogni giorno. 

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Gianni Vigoroso