"A quarant’anni dal terribile sisma che il 23 novembre segnò le nostre vite, sconvolgendo la nostra comunità con morti e distruzioni, viviamo questo anniversario nel pieno di una pandemia diffusa in ogni angolo della terra, combattendo contro un nemico che si annida ovunque - così il sindaco di Sant'Angelo dei Lombardi il professore Marco Marandino, primo cittadino di uno dei comuni rasi al suolo dal sisma 40 amnni fa -. È un momento difficile: di angoscia, di incubo, di incertezza. Tanti sentimenti si alternano: ricordi di volti cari, immagini familiari impresse nella memoria, disperazione per chi non ce la fa, preoccupazione per chi perde il lavoro o chiude la propria attività. Paura della rassegnazione. Abbiamo perso ancora una volta i luoghi della nostra quotidianità. Non abbiamo più la normalità del nostro vivere in questo momento faccio appello a tutti per ritrovare questa forza, quell’energia che ci consenti, dopo il 23 novembre, di ricostruire la nostra vita, la nostra comunità, di ritrovare il senso, individuale e collettivo, del nostro cammino. Non nascondo le difficoltà del presente. Sono tante. Ma possiamo ancora farcela se riusciamo a recuperare l’impegno, la coesione, la solidarietà che ci consentiranno di uscire da quel terribile tunnel.
Vivremo questo 23 novembre, in silenzio, ricordando simbolicamente i nostri cari con la deposizione della corona e la partecipazione alla S.Messa nell’assoluto rispetto delle normative Anticovid e rinviando tutte le altre manifestazioni previste. Sarà una giornata di riflessione che aiuterà a capire meglio quali sono le forme autentiche di memoria, di sentimenti, di relazioni, di una nuova fratellanza che ci indichi la strada del futuro".