Anche la Cooperativa Agricola Molara di Zungoli ha giocato la sua partita nel campo sterminato dell’EXPO 2015 di Milano e lo ha fatto nel migliore dei modi, facendo assaggiare a visitatori provenienti da ogni angolo del mondo le sue famose bruschette con caciocavallo podolico impiccato e facendo conoscere, attraverso l’intervento del professore Donato Matassino, i benefici dei formaggi ottenuti con latte di mucche che vivono allo stato brado.
Al guadagno, che sarebbe stato facile ottenere in una manifestazione di tale portata, la cooperativa di Zungoli ha dunque preferito il racconto di una storia che, per quanto possa avere poco a che fare con la frenesia e il cinismo della società attuale, è vera e ha per questo affascinato i tanti visitatori in fila davanti allo stand. Una storia fatta di pastori che vivono anche per mesi senza elettricità, accanto alle loro vacche, e le cui mani sono letteralmente bollite dopo aver plasmato i caciocavalli nella loro tipica forma.
Questo racconto non avrebbe comunque potuto avere voce senza l’appoggio di un’importante istituzione come la Camera di Commercio di Avellino, l’unica in Italia ad occupare in maniera permanente, per tre mesi, uno spazio di massimo rilievo quale quello che è stato riservato all’Irpinia.
“Puntiamo a presentare al mondo il nostro territorio - ha spiegato il Presidente della CCIAA di Avellino Costantino Capone - inteso come un sistema complesso e variegato fatto di un mix di globale e locale. Per noi l’EXPO deve essere e sarà l’occasione per riflettere sul ruolo, la missione, lo scenario, la prospettiva in cui inquadrare il presente e il futuro dell’Irpinia”.
Sebbene dunque la strada da percorrere per le imprese irpine sia ancora lunga, soprattutto in termini di marketing, export e valorizzazione delle risorse umane, l’esperienza della Cooperativa Agricola Molara e di altre aziende irpine che hanno preso parte all’EXPO di Milano dimostra ancora una volta che c’è un pubblico interessato ai nostri prodotti artigianali e alla storia che c’è dietro di essi. Si tratta solo di fargliela scoprire.
Gianni Vigoroso