Tornano ai donatori i circa 230mila euro che erano stati raccolti per realizzare la terapia intensiva all’ospedale “Landolfi” di Solofra. «Il Comitato Pro Covid-19 Solofra – Montoro ha deciso di restituire la somma, vista l’impossibilità di realizzare il progetto, chiavi in mano, per cinque posti letto. Niente lavori e niente attrezzature! Il progetto, redatto dai propri tecnici d’intesa con la struttura dell’Azienda Ospedaliera San Giuseppe Moscati di Avellino, le intese di massima con le ditte ed aziende fornitrici sono stati rimessi nel cassetto. Alla base di questa drastica decisione vi è il muro di ostacoli eretto subito – spiega Gianni Gaeta - dopo che la nostra lodevole iniziativa era stata formalizzata con il protocollo d’intesa».
L’atto sottoscritto, a nome del comitato, dal presidente Gianni Gaeta e dal direttore generale dell’Azienda Ospedaliera San Giuseppe Moscati di Avellino, il dottor Renato Pizzuti, aveva portato ad una immediata attivazione di tecnici e professionisti.
«Il Comitato contava di consegnare i cinque posti nel giro di novanta giorni lavorativi. Ma la burocrazia e la politica spicciola ha bloccato di fatto l’idea di realizzare, in pochi mesi, una struttura indispensabile per il rilancio del nosocomio solofrano. Siamo delusi e arrabbiati – continua Gaeta – per essere finiti in questo assurdo meccanismo. Volevamo semplicemente realizzare i cinque posti di rianimazione chiavi in mano. Hanno fatto di tutto, invece, per bloccarci. La solita vecchia politica! Ci hanno voluto boicottare e non si capisce perché se non per invidia. I fatti parlano da soli. C’è la cronologia degli eventi a testimoniare che tutto è stato finalizzato perché qualcuno pensava di perdere il primo posto sul palcoscenico. Noi volevamo solo fare una opera utile a tutti, non altro! La politica è stata miope ancora una volta e a pagare dazio sarà la comunità di Solofra, Montoro, Serino e di tanti altri comuni. Il risultato è sotto gli occhi di tutti! L’ospedale Landolfi sta morendo giorno dopo giorno.
Ancora una volta siamo in presenza dei soliti sterili annunci della politica. Siamo già in campagna elettorale e, come risaputo, in queste occasioni le promesse si sprecano. Il Landolfi farà la fine della Solofrana. Decenni di promesse e annunzi; fatti nessuno. A parole sono tutti buoni ma sono i fatti quelli contano, e sul Landolfi oggi siamo all’anno zero! Noi, a differenza di politici e paladini dell’ultima ora, avevamo i soldi generosamente versati da tanti imprenditori e cittadini; persone convinte che una volta tanto se ci si lasciava fare, ovviamente con la totale intesa dell’azienda ospedaliera, il progetto sarebbe stato realizzato nei tempi prestabiliti. L’invidia, la miopia politica, l’arroganza non porteranno da nessuna parte. Il Consiglio Direttivo, che conclude qui la sua missione, rivolge un grazie di cuore a tutti gli imprenditori e cittadini che ci hanno concesso fiducia. Noi non potevamo tradire il loro bellissimo e generoso gesto che vale più di ogni altra cosa. Lasciamo il campo libero a chi ha sostenuto che volevamo solo creare intralcio e a chi ama riempirsi la bocca di parole. Li aspettiamo sui fatti!”