Se ne va zio Black, un guerriero dei diritti

Ariano piange Antonio Blasi

se ne va zio black un guerriero dei diritti

Il cordoglio...

Ariano Irpino.  

Ha fatto in tempo a ricevere la visita di tanti amici più cari, anche da fuori città e poi si è arreso per sempre. In questo tristissimo 2020 Ariano perde ancora un'altro simbolo della sua città: "Zio Black". All'età di 81 anni è morto Antonio Blasi. Un lottatore di quelli veri, voce dei disabili e di quanti avevano bisogno di aiuto, dai giovani agli anziani. Più di un sindacalista, assistente sociale o politico. Per ogni pratica da sbrigare bastava rivolgersi a lui. O per trovare una casa. Sempre disponibile e concreto. L'uomo dei casi impossibili, un po come Santa Rita.

"Con lui se ne va un altro pezzo di questa città - scrive Nicola Cuordoro - tutti gli anni della mia gioventù passati in quella piccola casa a San Stefano dove ci riunivamo a fare politica, dove siamo maturati in tutti i sensi con lui a fare da amico un po' più anziano sempre pronto ad indirizzarci. Lo voglio ricordare, con questa foto bellissima in mezzo ai suoi amici, perché lui è stato sempre in mezzo. Ciao Tonino, che la terra ti sia lieve!"

Emilio Chianca suo amico fraterno di sempre lo risorda affettuosamente così: "Ci lasci, amico Blek, ci lasci nello sconforto. Ci rimani nella consapevolezza che ci mancherai, che Santo Stefano ha perduto il suo nume tutelare, che Ariano ha perso un guerriero, di quelli tosti, di quelli per i quali si fanno film e si celebrano eroiche gesta, di quelli che sai al tuo fianco in ogni battaglia e sei sicuro di non essere mai solo.

Ci lasci, ma non ci lascerai, perché le lacrime ora sono un fiume in piena, ma il tuo sorriso, la tua vitalità,
la tua determinazione sono pietre miliari della nostra amicizia. Io arrivo sempre tardi nelle amicizie che contano, ed anche con te ho vissuto un periodo meno lungo ed intenso rispetto agli amici storici, ai compagni delle battaglie per la Fiat, per il centro storico, contro ogni sopruso o ingiustizia di cui venivi a conoscenza.

Ti hanno usato, tradito, ma sempre hanno avuto ascolto ed aiuto da te. Io ho l’onore immenso di averti conosciuto, e questo onore è una medaglia che brillerà sul mio petto. Io piango e rido mentre scrivo, perché i ricordi di belle giornate, di pranzi memorabili e di iniziative sempre sostenute col sorriso mi riempono la mente , leniscono il mio dolore. Sapevo, ma non volevo sapere. Mi sono illuso che tu facessi un altro miracolo, che facessi ricrederci tutti di fronte a questa nuova e terribile sfida.

Lo avevi già fatto, ed i medici allora gridarono al miracolo. Tu dicevi che nella mente stava il segreto, ed io contavo su questo anche l’ultima volta che ti ho salutato. Ora non giocherò più a scala quaranta, perché il tuo volto mi si parerà davanti ed io non voglio giocare, piangendo. Addio, amico mio, che il tuo percorso in vita sia di esempio anche in Paradiso, dove ritroverai amici e grandi arianesi, coi quali ricomincerai a giocare, e a dialogare, con quattordici o quindici carte. Ma non importa. Addio e continua ad aiutarci anche da lassù."

Le esequie si terranno oggi 24 giugno, alle 15.30 in forma privata nella chiesa di Sant'Agostino. (Ringraziamo gli autori dei due pensieri Nicola Cuordoro ed Emilio Chianca e della bellissima foto scattata davanti alla chiesa di Sant'Angostino."