Ci sono i più anziani, in prima fila, e anche i chierichetti. E' la prima messa domenicale dopo la fine ufficiale del lockdown e la ripresa delle funzioni religiose al pubblico.
Meglio all'aperto che a numero chiuso, avrà pensato don Paolo Pascarella, giovane parroco di Castel del Lago. Il religioso ha infatti pensato di consentire a tutta la comunità la partecipazione alla celebrazione eucaristica in occasione della novena di maggio in onore della patrona del piccolo borgo, l'Immacolata. E così, in coincidenza con la ripresa dell'Angelus da piazza San Pietro, don Paolo ha ideato la messa en plein air nello spiazzale intitolato a don Peppino Boccamazzo, l'indimenticabile parroco di Castel del Lago, morto improvvisamente trentotto anni fa mentre stava andando a celebrare un funerale a Campobasso.
L'iniziativa di don Paolo è stata accolta con entusiasmo dai fedeli, una bella partecipazione, molti sono quelli provenienti dai paesi del circondario, che hanno potuto finalmente ascoltare in presenza, e non più da remoto, come va adesso di moda, la funzione religiosa in onore dell'Immacolata.
Qualcuno si è persino commosso. Inutile aggiungere che la liturgia si è svolta nel pieno rispetto delle disposizioni governative in materia di contenimento del contagio da Covid-19, quindi tutti i presenti hanno indossato guanti e mascherine. E soprattutto sono stati a debita distanza.