"In questo delicato momento in cui è fondamentale il rispetto delle regole e tra esse il difficile compito di mantenere il distanziamento sociale, in cui si respira un clima surreale, siamo a rendere onore alla memoria ed a quei gesti che hanno consentito la liberazioni della nostra nazione dalla dominazione nazifascista, seppur trasferito dalle piazze ai social a causa dal Covid." Sono le parole del sindaco di Savignano Irpino, Fabio Della Marra Scarpone.
Oggi, 25 Aprile alle ore 11,00 nel rispetto delle disposizioni di Governo e Ministeriali, si procederà alla deposizione della corona di alloro al Monumento ai Caduti della prima e della seconda guerra mondiale.
"Questo momento è propizio anche per poter rivolgere un saluto sincero a tutte le Istituzioni e le Associazioni che ogni anno hanno partecipano alla Festa Nazionale del 25 aprile in Savignano Irpino unitamente al Sindaco ed ai Consiglieri Comunali in particolare il nostro amato Parroco, Il Comandante della Polizia Municipale, il Comandante della Stazione Carabinieri, l’Associazione Carabinieri in Congedo nella persona del suo Presidente, il Gruppo Comunale di Protezione Civile, il Centro Sociale San Nicola, il nostro Dirigente Scolastico e tutto il corpo docenti dell’Istituto Don Milani ed i suoi magnifici alunni.
È con loro che ogni anno si rende onore alla storia della nostra Italia, nel lucido tentativo di trasmettere ai nostri giovani i valori dell’identità nazionale costruita con il sacrificio e con il sangue dei nostri avi e di innocenti.
Saluto così anche tutta la cittadinanza che oggi ricorda, dalle proprie abitazioni, i sacrifici dei propri avi e per molti di essi degli stessi famigliari.
La festa della Liberazione - continua Della Marra - oggi ha un tono particolare e allo stesso tempo assume un significato reale sul senso della privazione dei diritti e della libertà.
Quella libertà che è stata riconquistata con l’onore e con il sangue di molti innocenti. Non esiste guerra senza martiri, non esiste guerra senza che innocenti perdano la vita in nome di ideali profondi.
Quegli ideali del 1945 si sono trasformati oggi, nella democrazia, nella libertà di pensiero, di stampa di circolazione, nel diritto all’istruzione, nella parità di genere. Ideali ricevuti in dote da quegli uomini e da quelle donne che oggi a distanza di 75 anni dalla liberazione della Nazione celebriamo e che hanno messo a rischio la propria vita.
La democrazia non potrebbe continuare ad esistere se non esistesse il senso di appartenenza che costituisce l’unione della nostra nazione.
Oggi l’Italia come il mondo intero, affronta una nuova guerra contro un nemico invisibile, un nemico che ha compresso in modo sostanziale tutti quei diritti che i nostri avi hanno conquistato con il sangue, nonostante ciò siamo liberi in quanto apparteniamo ad una comunità dove ognuno di noi è chiamato a cooperare.
Oggi la Nazione piange altri martiri caduti ingiustamente, in una nuova guerra mondiale che sta comprimendo la nostra libertà e mettendo a dura prova le nostre capacità di resistenza economiche ed anche psicologica. La nostra resistenza - conclude il primo cittadino savignanese - la dobbiamo a tutti loro, siamo chiamati all'ulteriore sacrificio sociale per poter giungere ad una nuova liberazione, guidata dal rispetto per il prossimo e dal profondo senso di appartenenza, di unità e fratellanza. Viva l'Italia!"