"Non possiamo tacere di fronte al bando, riaperto sino al 20 aprile prossimo inerente le misure urgenti di solidarietà alimentare nel Comune di Santa Paolina. Registriamo modalità di distribuzione fortemente penalizzanti per i bisognosi del paese, ed in particolare per coloro che davvero soffrono la condizione di povertà reale, per carenza di redditi consolidata o sopravvenuta a causa dell’emergenza coronavirus."
E' quanto affermano in una nota di Marilena Aufiero presidente associazione culturale rinascita in Santa Paolina e Danilo Iacobacci consigliere comunale Santa Paolina.
"Non possiamo accettare un bando nel quale tanti santapaolinari, per il solo fatto di avere poco più duemila euro di risparmi sul conto corrente, vengano esclusi dai contributi per far fronte alla spesa quotidiana. Non possiamo accettare il fatto che si invoglino così i cittadini santapaolinari a fare i furbi ritirando le somme dai conti correnti e tenendole liquide in casa per poter poi partecipare al bando o, peggio ancora, che preferiscano percepire compensi in contanti per evitare di dichiarare modestissimi redditi che precluderebbero loro l’accesso alle misure alimentari. Inaccettabile è poi il quantitativo di danaro dato ai “beneficiari”, ci raccontano di contributi che si aggirano intorno ai dieci euro a settimana.
Cosa si può acquistare con queste somme? Neppure il pane quotidiano. Peraltro, il tutto avviene nello stesso paese in cui i progettisti di opere pubbliche e i realizzatori delle stesse, nessuno del paese, percepiscono compensi faraonici che il 90% dei santapaolinari non metterà insieme in una intera vita. Infine, nulla si sa delle sorti delle donazioni private, come vengono distribuite? Quando?"