Quasi 4mila sindaci dei piccoli comuni italiani hanno partecipato questa mattina, presso il centro congressi “La Nuvola” nel quartiere Eur di Roma, all’iniziativa di poste italiane “Sindaci d’Italia” giunta alla seconda edizione.
All’invito dell’amministratore delegato Matteo Del Fante ha risposto anche il primo cittadino di Gesualdo Edgardo Pesiri che ha presenziato all’evento insieme agli amici sindaci irpini
. Durante l’incontro, a cui hanno partecipato il Presidente del Consiglio Giuseppe Conte e diversi rappresentanti istituzionali, Poste Italiane ha confermato il suo impegno a presidio del territorio nazionale annunciando le opere che fanno parte del nuovo piano a favore dei Piccoli Comuni, tra cui automezzi “green”, POS in comodato gratuito, nuovi servizi informativi, programmi di educazione finanziaria e digitale.
«Nei piccoli Comuni – ha evidenziato Conte – abita circa il 16% della popolazione italiana, sono 10 milioni di persone. I piccoli Comuni sono un deposito di preziose testimonianze artistiche e culturali e sono ancora oggi centro propulsivo di attività economiche e produttive». «E’ importante sottolineare come i piccoli Comuni hanno tantissimi problemi, sono a rischio spopolamento ma danno un forte contributo alla realtà nazionale e all’eccellenza italiana» ha precisato il premier.
Si è parlato, inoltre, di “welfare e famiglie”: «Nella manovra c’è un grande piano per la costruzione di asili nido e la gratuità delle rette degli asili nido per la maggior parte della popolazione» ha detto il ministro dell’Economia Roberto Gualtieri.
Ai Sindaci è arrivato anche un messaggio del capo dello Stato Sergio Mattarella. «Le sempre più rapide trasformazioni economiche e sociali presentano rischi di varia natura per la qualità della vita delle popolazioni dei piccoli comuni italiani, talvolta mettendo persino in discussione il loro equilibrio vitale. Per questo accolgo con rinnovato interesse la seconda edizione dell’iniziativa che riunisce oggi, in progetti condivisi, una grande azienda come Poste italiane e migliaia di sindaci di piccoli Comuni, sostenuti dalle loro associazioni, Anci e Uncem. Una moderna infrastruttura di uomini e mezzi in grado di mettere in rete anche le comunità meno densamente popolate» ha spiegato Mattarella.
«L’impegno a mantenere i presidi essenziali nelle comunità più piccole, nelle aree interne, montane e insulari, è – ha proseguito – particolarmente meritorio e non risponde soltanto a un elementare dovere di unità nazionale, bensì consente di mettere a frutto risorse altrimenti abbandonate e infruttuose e di curare la salute dei territori, condizione di sviluppo sostenibile». Per Mattarella «è quando i diritti dei cittadini e i servizi a loro accessibili rispondono davvero a un criterio di universalità che la costituzione risulta applicata».