"Si può rinunciare a tutto, ma ad una vacanza proprio no!!!" È forse questo quello che avrà pensato un “vacanziere” irpino che aveva organizzato la vacanza al mare - per sé e per tutta la famiglia (fido al seguito compreso!!) - nei minimi particolari, in un hotel a cinque stelle, senza badare a spese, consegnando ad una nota agenzia di viaggi di Atripalda un assegno e garantendo sull’esito positivo della transazione. A vacanza finita, l’amara sorpresa per l’agente turistico che si vedeva tornare indietro l’assegno con tanto di spese di protesto: in pratica oltre il danno anche la beffa!
Ma, a seguito di denuncia, i carabinieri della locale stazione di Atripalda si attivavano al fine di identificare e denunciare per truffa il vacanziere insolvente. Dopo due anni di processo finalmente il Tribunale Monocratico di Avellino ha condannato il truffatore “vacanziere” a sei mesi di reclusione e l’agenzia di viaggi, costituitasi parte civile ed assistita dall’avv. Mauro Alvino, si è vista riconosciuta una provvisionale – immediatamente esecutiva - per il risarcimento del danno.
Redazione