«Non c’è da stupirsi se oggi il comune di Montoro ha fatto delle scelte rispetto al Piano di zona. Io, oggi, con la mia posizione almeno ho aperto un dibattito costruttivo, invece all’epoca l’ex sindaco Mario Bianchino, il quale poteva ottenere la presidenza, non ha mai mosso un dito».
A parlare è Antonello Cerrato che tiene a fare delle precisazioni rispetto agli attacchi giunti dal gruppo di opposizione “Montoro Democratica”.
«E’ vero che ho fatto il vicepresidente con Paolo Spagnuolo, del resto ero uomo di esponente Pd - ribadisce Cerrato - ma oggi non sono tesserato e se la logica di questo Consorzio è la stessa del Governo Pd, allora deve procedere secondo le linee che sono state tracciate negli anni scorsi. Io lottai anche allora per la presidenza, ma ottenni la vice presidenza. Poi decadde il Consiglio di Amministrazione e Bianchino mi sostituì con la consigliera Paola Guarino, persona valida e capace - sottolinea-. Dunque, essendo subentrato a Guarino, lui ha ottenuto meno di quanto ho avuto io». Cerrato ricorda che all’epoca, Bianchino permise di far entrare Cesinali…lo stesso subambito ha la presidenza….«chi ha sbagliato di più io o Bianchino? Mettiamo la storia al posto giusto! Non c’è stata alcuna alternanza tra i comuni della Valle del Sabato e quelli dell’Irno. E non ci venissero a dire che questo è avvenuto per un accordo Pd Popolari.
Spero, caro Michele, tu sia partito con il piede giusto, ma rispetto alla storia bisogna essere intellettualmente onesti. Loro ritengono che questa è una sconfitta di Giaquinto, invece pe noi è una vittoria di Giaquinto e Cerrato che hanno messo in evidenza il ruolo di primo piano che Montoro deve avere e i frutti di questa battaglia si vedranno quando scadrà il mandato di questo consiglio di amministrazione».