Utili e biglietti omaggio, così è saltato il Summer Festival

Tra Massabielle Tour e Fondazione Avella Città d'Arte volano stracci: «Venuti meno gli accordi»

Avella.  

Altro che biglietti non venduti, sui motivi dell'annullamento dell'Avella Summer Festival è tutta un'altra verità. Quella che ci viene raccontata da Salvatore Calzetta, amministratore unico della "Massabielle Tour", la società che aveva promosso l'iniziativa con il patrocinio morale della Fondazione Avella Città d'Arte, il quale sostanzialmente parla di accordi esistenti venuti unilateralmente meno. A cominciare dalla gestione della prevendita dei biglietti per l'evento Abella - All'Alba dell'Impero, passando per «la spartizione di probabili utili a danno della beneficenza» e «la richiesta incessante di biglietti omaggio». Insomma, una verità altra che mette in cattiva luce l'operato della Fondazione Avella Città d'Arte, lasciando presagire un vespaio di polemiche.

Ecco il comunicato della Massabielle Tour a firma dell'amministratore unico Salvatore Calzetta. «Con profondo rammarico annunciamo l'annullamento dell'Avella Summer Festival, già comunicato a titolo del tutto arbitrario da alcuni giornali locali con motivazioni del tutto infondate e diffamatorie. Essendo da qualche settimana venuti meno tutti gli accordi esistenti con la Fondazione Avella Citta d’Arte, che nel weekend scorso è subentrata nel progetto all'Alba dell’Impero, facendoci pervenire per vie legali prima la richiesta di un ammenda di € 3.000,00 dai Rievocatori Storici di Roma e Provincia, e a distanza di pochi giorni la rinuncia della stessa penale senza però mai ricevere da nessuno comunicazione scritta, nonché il subentro nel contratto da parte della stessa Fondazione Avella Citta d’Arte. Eppure, se non ricordo male, doveva essere solo un patrocinio morale!. Tra l'altro, il tutto senza mai restituire i titoli stampati, circa 5600, perché, a quanto appreso, l’evento è avvenuto senza darne nessuna comunicazione, a titolo gratuito».

«La Massabielle Tour aveva preso parte, anzi si era fatta promotrice dell’evento fin dall’inizio, come asserito anche durante la conferenza stampa per lo scopo benefico del progetto; ma, ad oggi, la stessa azienda è costretta ad annullare l’evento per le continue pressioni avute sull’eventuale spartizione di probabili utili a danno della beneficenza delle Fondazioni, e la richiesta incessante di biglietti omaggio. Ciò nonostante, fino a qualche giorno fa, avevamo deciso di portare avanti il progetto malgrado gli ostacoli, e facendoci carico di tutto, ma purtroppo senza l’accordo poco anzi esposto ci siamo visti subito spettatori di articoli infondati, diffamanti e, quindi, nostro malgrado, costretti ad annullare il progetto tanto sognato. Ma la tristezza più grande è stata quella di leggere che il probabile motivo dell’annullamento era dovuto alla poca vendita dei biglietti di artisti il cui nome gode di fama internazionale, la cui immagine, come quella della Massabielle, è stata sicuramente danneggiata e screditata».

«Inoltre, alla Massabielle Tour sono stati chiesti pagamenti per ordini di pubblicità mai effettuati e si è ritrovata con fatture ricevute. E' il caso di Tavolario Stampa, senza mai aver avuto comunicazione di preventivi ed aver mai dato nessun tipo di ok per il proseguo dell’attività. Chiedo con la presente innanzitutto scusa agli artisti e ai loro portavoce per il disagio arrecato, e dico grazie a quelli che hanno creduto e vissuto con noi il progetto. Le nostre scuse vanno soprattutto alle Fondazioni "Santobono" e "Amami" alle quali, purtroppo, non possiamo dare il contributo per rendere meno triste, almeno in parte, la vita di quei bambini che loro tanto amano curano e proteggono. Magari, in un futuro non molto lontano, potremmo elaborare un progetto nel quale la trasparenza e lo scopo restino gli stessi inalterati dall’inizio alla fine». 

 

Faro