Mugnano del Cardinale fa saltare il banco dell’Unione. Doveva essere una giornata storica per il Mandamento di Baiano, quella in cui si sarebbe dovuta sottoscrivere la convenzione per l’avvio della gestione associata dei servizi comunali. Purtroppo non lo è stata perché, a poche ore dall’annunciata riunione convocata dal sindaco di Avella Domenico Biancardi, la fascia tricolore di Mugnano del Cardinale, Nicola Bianco, ha dato forfait.
«Non firmo la convenzione perché mi sento preso in giro dagli altri sindaci», ha dichiarato in una nota Bianco lasciando interdetti gli altri amministratori che lo attendevano nella sala consiliare del municipio di Avella. Il suo no all’accordo è dettato dal mancato versamento delle quote per la compartecipazione alla spesa socio-sanitaria del Piano di Zona di cui Mugnano è comune capofila. La firma della convenzione, dunque, è rimandata.
«La gestione del Piano di Zona oramai da tempo va avanti in modo cristallino e partecipato, senza contestazioni, senza strappi o posizioni alternative – spiega Nicola Bianco – Ai coordinamenti le decisioni sono prese sempre all’unanimità. Apparentemente non c’è nessun problema per giustificare il loro comportamento. Le poche risorse disponibili sono usate in modo oculato e senza sprechi, si sta cercando sempre di dare servizi a tutti, anche agli utenti di quei comuni che non versano la quota dovuta perché ho sempre sostenuto che il Piano di Zona deve prendere in carico le problematiche del territorio, non è giusto non erogare servizi per la popolazione dei comuni morosi.
Le quote che abbiamo chiesto - insiste il sindaco di Mugnano del Cardinale - servono urgentemente per coprire la spesa socio-sanitaria per gli anni 2012 e 2013, cioè bisogna pagare la retta di quei pazienti disabili ricoverati presso strutture accreditate. Ci sono comuni che hanno versato tutte le quote per gli anni 2012 e 2013 (Sperone, Pago, Taurano, ndr) ed altri che non hanno versato neppure un centesimo (Sirignano, Lauro, Quindici, ndr). Sulla scrivania della dottoressa Tarantino ci sono decine di fatture da pagare, la situazione è diventata pericolosa per il nostro Comune perché alcune strutture hanno ceduto il loro credito ad Equitalia e, quindi, Mugnano rischia di dover pagare le somme dovute da altri comuni. Il rischio è nostro perché il sottoscritto ha firmato il protocollo di intesa con l’Asl nel 2012, i sindaci mi diedero mandato alla rappresentanza che alla fine era un impegno scritto che avrebbero versato in due rate all’anno la quota dovuta. Non hanno mantenuto gli impegni presi e quindi sta succedendo ciò che era prevedibile.
Abbiamo anche dato un incarico ad un legale penso che a giorni partiranno i primi decreti ingiuntivi. Abbiamo anche studiato il modo per poter ridurre questa spesa e, pertanto, il 6 novembre 2014 in Coordinamento abbiamo approvato un nuovo regolamento di accesso che ci avrebbe permesso di ridurla chiedendo una quota di compartecipazione agli utenti con ISEE tale da poter pagare. Ebbene, questo regolamento per essere utilizzabile doveva essere discusso ed approvato da tutti i consigli comunali.
Il regolamento di accesso non è stato portato da tutti in consiglio comunale pur avendo fatto tutti almeno un consiglio comunale dal 6 novembre ad oggi. Vedo che c’è disinteresse per tutto, anche per le difficoltà create al nostro Comune. Per la gestione della funzione sociale stiamo assieme perché ci è stato imposto dall’alto, l’ambito ottimale è stato definito in regione Campania. Con l’Unione dei Comuni – conclude Bianco – dovremo gestire per nostra scelta anche altre funzioni in forma associata. Penso che se non si è responsabili, se non si mantengono gli impegni presi e sottoscritti, se non interessano le condizioni di difficoltà che hanno determinato al Comune capofila, allora è il momento di riflettere. E’ proprio per questo che oggi non mi sento di firmare la convenzione».
Rocco Fatibene