Dopo la prima uscita pubblica inaugurale della campagna elettorale cittadina, la competizione entra nel vivo. Sabato 16 maggio, la compagine guidata da Michele Di Maio rinnova l’appuntamento con la cittadinanza. Mentre è partito il tam tam della propaganda porta a porta, corre su un binario parallelo l’attività dei gruppi di lavoro, cinque in tutto. Legalità e Bilancio partecipato, Attività produttive, Ambiente e Territorio, Cultura, Salute e Sanità. “I componenti dei gruppi hanno lavorato con il bilancio (PEG) alla mano” spiega Michele Di Maio.
“Hanno quantificato la spesa e fissato le priorità. Sia il Programma che la Lista dei Candidati derivano da un lavoro condiviso e democratico. Il Programma è caratterizzato da una volontà politica di intervenire sulla redistribuzione della spesa e combattere l’evasione fiscale, volgere maggiore attenzione ai temi dell’Ambiente (energie rinnovabili, raccolta differenziata secco- umido, porta a porta, di tutte le frazioni, bonifiche di siti inquinati), della Cultura (anche con il patrocinio a eventi come lo SponzFest e il Festival di Arte contemporanea), della Salute dei cittadini, della valorizzazione del Centro storico e dei prodotti locali, tipici e artigianali.
L’area industriale cittadina e il rilancio dell’economia in generale rappresenta una priorità per il movimento di Calitri Pulita, che ha inserito nel programma: la creazione di un ufficio per lo sviluppo economico con lo scopo di promuovere, sollecitare e assistere le imprese esistenti e future e perseguire gli obiettivi di crescita, stabilizzazione dell'occupazione e stimolo all'innovazione, facendo da tramite tra i diversi enti e i cittadini;
Promuovere i prodotti agricoli e artigianali locali sia sul territorio comunale che all'esterno; predisporre un piano di rivalutazione e riconversione per l'area industriale; favorire la formazione degli imprenditori e l'informazione sulle innovazioni, specialmente nel settore agricolo.
E poi ancora. Prevedere sgravi fiscali sulle imposte di competenza comunale, per uno o più anni, per imprese (agricole, artigiane e commerciali) che vogliano mantenere, avviare o incrementare la propria attività con un punto vendita o un laboratorio situato nel Centro Storico; e prevedere azioni atte a favorire l'associazionismo delle imprese, in modo particolare quelle agricole, anche in vista della partecipazione a bandi europei che favoriscono progetti presentati da imprese associate.
Elisa Forte