Atripalda, ad una svolta la lite fra Comune ed ex ausiliari

Gli ex parcheggiatori sono disposti a rinunciare al risarcimento del danno in cambio del lavoro

Atripalda.  

I soci dell’ex cooperativa “Punto Lavoro” (nella foto) sono pronti ad azzerare il contenzioso con il Comune in cambio della possibilità di continuare a lavorare come ausiliari del traffico: è questa la proposta che arriva, attraverso l’avvocato Gennaro D’Avanzo, legale dell’ex cooperativa presieduta da Antonio Capaldo, nel giorno della nuova udienza in tribunale. «Questa mattina - esordisce il giurista - abbiamo avanzato al giudice la richiesta di procedere secondo l’art. 183 del codice di procedura civile, ovvero la concessione di tre termini perentori per produrre memorie, repliche e indicazioni di prova contraria, rispettivamente di 30, più 30, più 20 giorni. A questo punto la prossima udienza non avrà luogo prima di settembre, occasione in cui il giudice potrebbe ammettere eventuali testi oppure andare alle conclusioni».

I tempi si allungano…

«Un modo per accorciarli c’è. E credo anche con soddisfazione di tutti. Il Comune ha bisogno di ausiliari del traffico per gestire i parcometri e potrebbe chiedere al gestore di assumere gli ex soci della cooperativa. Si tratta di personale qualificato ed esperto, che ha svolto il corso e si è già occupato dei parcheggi. Una soluzione del genere certamente farebbe cessare il contenzioso in atto».

In altre parole, lei dice che se il Comune farà assumere gli ex parcheggiatori, loro rinunceranno al risarcimento del danno che ritengono di aver subito con la cessazione dell’appalto?

«Più di un anno fa, l’Amministrazione comunale decise di risolvere unilateralmente il rapporto di lavoro. Ed il giudizio prima o poi arriverà. Il Comune ha tutto l’interesse, invece, ad evitare altre spese mentre agli ex soci interessa soltanto ritornare a lavorare».

E il contenzioso con l’ispettorato del lavoro?

«Dai controlli emersero presunte irregolarità previdenziali che potranno eventualmente riflettersi esclusivamente sulla cooperativa, che nel frattempo si è sciolta e che, in ogni caso, era a responsabilità limitata. Se l’Amministrazione è disposta a fare la sua parte, noi siamo disposti a fare la nostra fino in fondo».

Gianluca Roccasecca