Il castagno è un bene prezioso per tutta l'Irpina e per questa ragione deve essere preservato. Un punto di partenza per salvare la pianta potrebbe essere il progetto "Optymus" sulla lotta biologica al Cinipide galligeno del castagno, presentato questa mattina a Cervinara.
La stategia si pone l'obiettivo di dare a ciascun castanicoltore la possibilità di allevare il parassitoide del cinipide del castagno nella propria aziendacontribuendo alla progressiva diminuzione delle popolazioni di questo fitofago a livello territoriale.
In Campania per la realizzazione del progetto sono stati realizzati 29 campi sperimentali situati tra le province di Avellino e Salerno, uno anche a Cervinara.
Fiducioso il sindaco del comune caudino, Filuccio Tangredi, grazie alle notizie diffuse dall'assaciazione dei produttori. "Entro un paio di ann i- ha dichiarato Tangredi - dovrebbe essere debellato il galligeno che investe le nostre piante. dobbiamo solo aspettare e continuare con queste cure e i risultati, come avvenuto in Piemonte, dovranno arrivare per forza di cose".
All'incontro cervinarese era presente, tra gli altri, Roberto Mazzei, Responsabile Tecnico Associazione Castanicoltori Campania, che ha sottolineato: "Per noi questo progetto di ricerca è la strada da intraprendere e da abbinare alla lotta biologica. Bisognerebbe evitare eccessivi trattamenti chimici o comunque farli mirati per fare in modo che la nostra biodiversità non venga distrutta".
Giovanna Di Notte