Mai più sole contro lo stalker, il convegno ad Altavilla

L'appuntamento è per venerdì alle 10 presso la sala consiliare

Altavilla Irpina.  

“Mai più sole contro lo stalker, istruzioni per l’uso”. E’ questo il tema del convegno voluto dall’assessore alla Legalità di Altavilla Irpina, Giuseppina Marino, che si svolgerà venerdì 24 aprile, con inizio alle ore 10, presso l’aula consiliare del Comune. L’evento che rientra negli intenti delle politiche di sensibilizzazione in programma dall’Amministrazione comunale, guidata dal sindaco Mario Vanni, si propone lo scopo di coinvolgere attivamente la popolazione ed in particolare i giovani: principali attori per aspirare ad un futuro migliore. Proprio in quest’ottica, saranno presenti le scuole di Altavilla Irpina e a farla da protagonisti i giovani studenti del locale liceo scientifico De Caprariis.

 

Al tavolo, dopo il saluto del sindaco, Mario Vanni, daranno il loro contributo: la giornalista Jenny Capozzi, portavoce nazionale dell’associazione contro la violenza sulle donne “No vuol dire no”; la dottoressa Mimma Lo Mazzo, Consigliera di Parità della Provincia di Avellino; il vice questore Giuseppina Marino, assessore alla Legalità del Comune di Altavilla Irpina; la dottoressa Rosa Bruno, psicoterapeuta, criminologa clinica, Giudice onorario presso il Tribunale di Sorveglianza di Napoli.

A moderare i lavori l’avvocato Roberto Vetrone. «Per arginare il dilagante fenomeno della violenza sulle donne e del femminicio - afferma l’assessore Marino - non basta solo una legge, buona ma perfettibile, occorre una generale evoluzione culturale, sociale, di mentalità, dei costumi e dei valori che ponga l’attenzione sull’importanza del rispetto del bene vita e della libertà.

 

Le condotte di persecuzione, il cosiddetto “Stalking”, le vilenze psicologiche (forse le più viscide e subdole), i comportamenti che annientano la volontà altrui, i ricatti “morali” figli di atavici retaggi culturali, il silenzio, l’omertà tanti aspetti e sfaccettature che hanno un solo nome: violenza. E quale migliore platea, se non quella dei ragazzi, per far passare la cultura del rispetto per la dignità e la vita umana? Il fenomeno è diventato così dilagante – conclude Giuseppina Marino - che abbiamo il dovere morale e civile di trattarlo e affrontarlo come tutti gli altri problemi di allarme sociale, e cioè con decisione, fermezza e in emergenza».

redazione