La Pro Loco di Lioni dice no alle trivelle

L'associazione sostiene le varie iniziative per scongiurare il progetto

Lioni.  

A fronte del problema trivellazioni in Irpinia e con lo scadere del 31 marzo, giornata in cui la commissione regionale doveva scongiurare tale rischio, la Pro Loco di Lioni si schiera per il "No alle trivelle" e sostiene le varie iniziative per scongiurare il progetto.

"Preferiamo le coltivazioni, le peculiarità dei nostri territori e i prodotti tipici, alla speculazione che porta devastazione ambientale ed emigrazione. Questo progetto è un fiume in piena, l'attuale obiettivo è Gesualdo, ma 46 comuni irpini non saranno esenti da un pieno inserimento nel programma. La coltivazione di un giacimento rappresenta un fattore di rischio, sia per quanto riguarda gli incendi dei pozzi, sia per l'inquinamento delle falde acquifere causate dalla fuoriuscita del liquido.

Il petrolio che viene estratto è grezzo, vulcanico e sporco, quindi accanto ai pozzi dovrebbero sorgere delle raffinerie che provocherebbero grossi danni agroalimentari. Rispetto a quanto accade non vi è pregiudizio ideologico alcuno, evidente è lo stato di una regione come la Basilicata che è stata deturpata dal punto di vista ambientale.

Le trivellazioni sono una minaccia per la salute,ambiente e territorio, battiamoci per non far replicare in Irpinia il disastro della Basilicata. L'obiettivo è quello di coordinare le forze e attivare una "rete pro loco" che dia sostegno ai movimenti "No Triv", nati nel 2012, per dire NO alle trivellazioni che causerebbero notevoli danni alle biodiversità. In vista delle prossime iniziative che vedrà impegnate le Pro loco locali nella stesura di una guida turistica, importante ordine del giorno sarà la creazione di una rete per collaborare nella difesa di un territorio spesso sottomesso agli interessi delle royalties.

Perchè l'Irpinia è terra, sole e montagna, è un patrimonio idrogeologico su cui far sviluppare il turismo e i prodotti dop e docg. L'unico oro vero che abbiamo è l'oro nero, cioè il vino prodotto in alcune zone del nostro territorio. In difesa di ciò il nostro impegno è rivolto alla diffusione e alla conoscenza di quello che sta accadendo, e di quello che vorrebbero fare, mettendo in evidenza i grossi rischi non connessi ad un ritorno economico per i nostri territori.