Atripalda, Napoletano sostituita al Cirpu: Non ne so nulla

Al suo posto andrà il consigliere Barbarisi, ma la rappresentante del Comune cade dalle nuvole

Atripalda.  

Professoressa Napoletano, a quanto pare dovrà lasciare il Consorzio Irpino per la Promozione della Cultura, della Ricerca e dell'Università…

Per la verità l’ho appreso dagli organi di informazione. Debbo ritenere che sia così, ma ancora nessuno me lo ha comunicato ufficialmente, né il sindaco, né il mio successore.

Dieci giorni stato pubblicato il decreto sindacale di nomina del consigliere Barbarisi… E stamattina, a scanso di equivoci, è stato ripubblicato…

Non ne dubito, ma non ne so nulla. Sto continuando a lavorare come sempre, occupandomi dei corsi per i test universitari, della palestra di matematica e delle olimpiadi nazionali di matematica. L’altro giorno ho anche partecipato ad una riunione del Consiglio di amministrazione e nessuno mi ha detto nulla.

Quali sono i passaggi formali per l’avvicendamento?

Dopo la pubblicazione del decreto è necessario che ne venga data comunicazione al presidente del Consorzio che, a sua volta, informa l’assemblea degli enti consorziati. In ogni caso, se qualcuno mi chiamerà e se lo farà il sindaco non potrò che ringraziarlo per l’opportunità che mi è stata data di rappresentare e lavorare per il comune di Atripalda ancora per tre anni. Ne ho tratto una grande ricchezza e sono davvero soddisfatta per il lavoro che credo di aver svolto nella migliore maniera possibile. Sono grata a Laurenzano per avermi proposto e Spagnuolo per avermi confermato.

Se ne parlava già da un po’, la notizia certamente non la coglie impreparata…

Infatti. E dopo sette anni mi pare anche giusto. Sapevo da tempo che c’erano ambizioni sul mio posto, tuttavia mi preme dire che il Cirpu è un ente dove non si percepiscono indennità mentre c’è molto lavoro da fare, a titolo gratuito e senza rimborso spese. E, se devo essere sincera, mi sarei aspettata di essere sostituita da un docente, da qualcuno, cioè, che lavorando nell’ambiente scolastico si rendesse meglio conto delle necessità.

E perché non è andata così?

Non lo so e non dovrei rispondere io. In ogni caso se la mia sostituzione è funzionale agli equilibri interni alla maggioranza la accetto con serenità.

In altre parole?

Il mio partito, il PD, ha bisogno di serenità, la giunta è troppo debole e la maggioranza è troppo risicata: se mettere altri al mio posto serve per contribuire a mantenere i rapporti più sereni nell’amministrazione e per soddisfare legittime ambizioni, va bene.

Lei sta nel PD, con i renziani, che ad Atripalda rappresentano una corrente minoritaria: c’entra qualcosa secondo lei?

Non credo. Non credo, cioè, che abbia pesato il mio ruolo all’interno del Partito Democratico. Non è stata, cioè, una resa dei conti. E’ vero che il PD in questi anni è cresciuto, forse un po’ artificiosamente, forse forzando un po’ la mano, ma per quanto mi riguarda ho preferito affidarmi al caso lanciando questo messaggio: fino a quando volete farmi stare qua va bene, altrimenti passo la palla agli altri.

A chi rendicontava la sua attività?

All’assemblea degli enti consorziati nelle riunioni periodiche. Il presidente Tortoriello, invece, si relazionava spesso col sindaco Spagnuolo.

E lei?

Rare volte ne ho parlato col vicesindaco Tuccia durante le riunioni del PD, poi con nessuno. Né col sindaco, né col delegato all’istruzione o alla cultura. Forse è stato un mio limite quello di non informare costantemente l’Amministrazione comunale, ma è anche vero che nessuno mi ha mai invitata a farlo, né sono mai stata invitata a partecipare alle varie riunioni con le associazioni per spiegare quali erano i servizi che il Consorzio offre. L’ho sempre fatto autonomamente attraverso la stampa, ma se l’Amministrazione comunale avesse voluto, l’attività del Cirpu avrebbe acquisito ancora maggiore spazio e importanza. Nessuno ha mai speso una parola sul nostro lavoro, né ci ha aiutati a valorizzarlo.

E perché secondo lei?

Forse perché in fondo non ci credono molto. Ho sempre notato poco interesse per la nostra attività.

(gianluca roccasecca)