Riordino Ato idrici, il no dell'Anpci

Il coordinatore regionale Bossone: «I sindaci hanno il dovere di difendere i propri territori»

Lauro.  

«Il lupo perde il pelo ma non il vizio». Lunedì 13 Aprile, il Consiglio Regionale della Campania ripropone nel proprio ordine del giorno il disegno di legge sul sistema idrico della Regione Campania e il sindaco di Lauro Antonio Bossone, nella veste di coordinatore regionale Anpci, spara zero sull'iniziativa regionale.

«L’Anpci, come già precedentemente annunciato, dice no a questa legge che non difende l’acqua come bene pubblico e di fatto fa trasmigrare dall’Articolazione Territoriale 1 Calore all’Articolazione Territoriale 3 Sarnese-Vesuviano i comuni della Bassa Irpinia. Invitiamo tutti i consiglieri regionali a dire no a questa legge e alle altre associazioni, Anci, Lega delle Autonomie, nonché alle forze sociali e sindacali, a prendere posizione netta in merito alla legge di cui in oggetto. I Sindaci, vera espressione della democrazia diretta e del popolo sovrano, e non i signori delle acque come ama definirli il presidente della Regione Campania Stefano Caldoro, hanno il dovere di difendere i propri territori e l’acqua bene comune di natura pubblica».