L'Utc non consegna i documenti, salta la commissione garanzia

E' polemica ad Avella. La minoranza chiedeva di conoscere gli atti sulle opere pubbliche

Avella.  

Ad Avella, salta la commissione di controllo e garanzia per la mancata consegna dei documenti richiesti da parte dei responsabili degli uffici tecnici preposti. La riunione si sarebbe dovuta tenere nel pomeriggio. Naturalmente, montano le polemiche tra le forze politiche.

I documenti richiesti erano riferiti ad una serie di gare d'appalto: quella relativa ai lavori presso il Palazzo Baronale; quella per la nuova rete fognaria in località Sant'Angelo, con particolare riferimento agli atti pubblicati sull'Albo Pretorio; quella per la realizzazione di un pozzo in località Castello; nonché contratti e documentazione inerenti lavori nella zona Industriale. Una discussione, dunque, sulle opere pubbliche che appariva calzante dopo le vicende giudiziarie che hanno portato all'arresto di due pregiudicati locali, che arrivarono persino a sequestrare tre imprenditori sanniti pur di ottenere il subappalto dei lavori di mitigazione del rischio idraulico al torrente Gaudio-Sciminaro.

Il presidente della commissione garanzia e controllo, Stefano Gentile, così commenta il mancato rilascio della documentazione richiesta: «Non abbiamo avuto la possibilità di verificare i documenti richiesti e, in particolar modo, i contratti relativi ai lavori già in esecuzione che, a quanto ci risulta, non sarebbero stati ancora firmati perché, come riferiscono i dipendenti dell'ufficio tecnico comunale, mancherebbero ancora delle comunicazioni dalla Prefettura. La mancata consegna della documentazione è un fatto gravissimo che ci costringe a rivolgerci per l'ennesima volta al Prefetto e alla segretaria comunale».
Ancora più veemente è invece la posizione del consigliere comunale del Centrosinistra per Avella, Pellegrino Palmieri, che dichiara: «Purtroppo, non riusciamo a svolgere a pieno il nostro ruolo. Controllare gli atti e la regolarità delle procedure è un nostro preciso dovere, mi dispiace dover constatare, insieme all'amico e collega Gentile, una certa superficialità della maggioranza nel garantire, insieme alla minoranza, la trasparenza degli atti pubblici. Probabilmente si vuole impedire che una normale attività di verifica e di controllo possa intralciare le grandi opere pubbliche, che stanno per ridare ad Avella i fasti che furono dell'antica Abella, durante l'epoca imperiale».

 

Rocco Fatibene