"Tutti in paese lo dicono: quest'anno il carnevale paternese non sfilera'. Niente carri allegorici, niente balletti, niente divertimento. Dopo 36 edizioni, che hanno fatto di Paternopoli la piccola Viareggio della Campania, un anno sabbatico." A scriverlo in una nota è Andrea Forgione segretario circolo Pd di Paternopoli.
A nulla serve cercare di trovare ipotetici responsabili del fallimento se non per scrivere il completo de profundis della manifestazione. Anzi, un anno fermi puo' aiutarci a non ripetere gli errori del passato. Con grande umilta' ci permettiamo di fare alcune proposte utili per far risorgere il prossimo anno il carnevale Paternese. Per primo alcune regole: fuori la politica dall'organizzazione, l'amministrazione comunale ultimi i lavori per la realizzazione dello stabilimento adibito alla realizzazione dei carri (l'opera langue da tre anni in contrada capuani) le fazioni politiche ed i cittadini smettano di farsi ricorsi all'autorita' giudiziaria la comunita' ritrovi l'unita' e l'orgoglio che ha reso Paternopoli famosa nel mondo.
Fatto questo attiviamoci per costruire un nuovo Ente carnevale, composto da un rappresentante per ogni associazione presente sul territorio, da un rappresentante dell'Ente Comune, da un rappresentante per ogni associazione di carristi.
Le associazioni di carristi dovranno essere quattro, una per ogni quartiere di Paternopoli: la piazza, la croce, le taverne e l'angelo. Ad ogni quartiere l'Ente Carnevale dara' circa tre mila euro per realizzare un carro che preventivamente sara' sottoposto, come progetto, al giudizio di una commissione di esperti. Poi, i carristi potranno integrare il contributo con sponsor e pubblicita' autonome . Dunque una sfida tra quartieri, come nel palio di Siena. Al vincitore sarà consegnato un assegno di mille euro ed un trofeo che dovra' essere conservato in un luogo accessibile nel quartiere. L'anno successivo lo stesso trofeo viene restituito al comitato organizzatore e rimesso in gara. I quattro quartieri si sfideranno con quattro carri allegorici a tema ed il tema sara' proposto dall'Ente carnevale promotore della manifestazione.
Le sfilate si terranno per tre gioni: la prima domenica , il martedi e la domenica successiva. I carri saranno giudicati da una giuria di qualità, composta da cittadini di Paternopoli ma anche da forestieri. Terminata la sfilata i carri diventano di proprieta' dell'ente carnevale che li depositera' nel fabbricato deposito in parco capuani per riutilizzarli durante agosto nel corso dell'estate paternese.
Per ultimo l'Ente carnevale si dovra' fare promotore, con la partecipazione della scuola di Paternopoli, della creazione a Paternopoli di un laboratorio di carta pesta. Tale laboratorio sara' frequentato dagli studenti. Sarebbe opportuno istituire a scuola alcune ore proprio per lo studio della realizzazione dei carri allegorici. Cosi i figli di Paternopoli potranno acquisire le conoscenze tecniche necessarie alla realizzazione di opere di carta pesta, che a Paternopoli hanno raggiunto anche i dodici metri di altezza. I primi anni sara' dura e difficile ma se avremo la tenacia e la dedizione necessaria il carnevale paternese risorgerà piu' bello e coinvolgente di prima. Abbiamo un anno per riflettere, ma solo pochi mesi per non ripetere gli errori del passato. (Foto Paternopoli Onair inviata da Andrea Forgione in allegato alla nota.)
Redazione Av