Caso Mercatone si attente la convocazione al Mise

Il Vice Ministro De Vincenti riconvoca le parti

Mirabella Eclano.  

Dopo una Pasqua triste e amara per i 30 dipendenti del Mercatone a Mirabella Eclano la cui struttura nella Valle del Calore è stata messa in  svendita per effetto della crisi del gruppo che ha fatto richiesta di concordato preventivo si va verso il Commissariamento. Una situazione drammatica che interessa i 79 punti di vendita, di cui tre in Campania, con una ricaduta occupazionale in tutta Italia, pari a 4 mila posti di lavoro. E' solo questione di giorni e potrebbe arrivare la notizia del commissariamento straordinario del gruppo. Il Ministero dello Sviluppo Economico in pratica, potrebbe applicare la norma sui grandi gruppi in crisi. E' l'unica speranza che resta al momento per i lavoratori che non mollano da giorni nonostante la chiusura dell’azienda. In qualche centro del casertano a nulla è servita la grande mobilitazione delle istituzioni locali, sindaci in testa, i quali hanno lanciato una serie di proposte concrete per tentare una mediazione con i vertici dell’azienda. Ma quello del Mercatone è un discorso che parte da lontano, già dodici mesi fa vi furono le prime avvisaglie, con la mobilità di circa trecento lavoratori a seguito della chiusura di circa quindici punti vendita. Mirabella Eclano  ha sempre lavorato bene e da grandi numeri nonostante la concorrenza spietata del momento che non lascia spazi ovunque. Gli stessi dipendenti anche in questa fase convulsa hanno sempre lavorato con grande senso di responsabilità. Ma il disegno è chiaro e gli appelli della politica sembra che fino ad oggi non abbiamo sortito alcun effetto. Il Vice Ministro per lo Sviluppo Economico Claudio De Vincenti si è impegnato a riconvocare le parti. Si attende la convocazione di un nuovo tavolo al Mise.

Gianni Vigoroso