«Chi ha scritto che Baiano è come Scampia, non solo ha offeso l'immagine del nostro paese, ma ha preso una bella cantonata». A dichiararlo è Michele Colucci, consigliere comunale di Baiano, un politico navigato che è lontano anni luce dal sindaco Enrico Montanaro e dalla sua maggioranza. Ciò nonostante, con l'obiettività che da sempre l'ha contraddistinto, Colucci prende le distanze dal gruppo "Baiano in Movimento", autore del manifesto in cui, facendo riferimento all'operazione "Mi manda Picone", si accostava la comunità irpina alla tristemente nota periferia napoletana.
«Non esiste proprio un simile paragone - dichiara il consigliere di minoranza Michele Colucci - E' vero, ogni angolo del nostro Comune va controllato e monitorato per prevenire l'insorgenza di fenomeni devianti, ma da qui ad individuare responsabilità in persone ed Istituzioni ce ne vuole. Ognuno, per le proprie competenze, fa quel che può affinchè i nostri giovani possano trovare attrazioni differenti dal consumo di sostanze stupefacenti. Ad ogni modo, non mi sento di giudicare nessuno. Anche perché la droga è dappertutto, non solo a Baiano. Anzi, in questi casi, più che puntare il dito bisognerebbe unire le forze, collaborare per emarginare il fenomeno. Ecco perché - prosegue Colucci - sono contrario a chi sfrutti il momento per offuscare l'immagine del paese per il quale non può passare un messaggio così negativo. A Baiano, ci sarà pure chi fume e spaccia, ma c'è anche una comunità intera che va posta in evidenza per le sue risorse e il suo patrimonio culturale».
Rocco Fatibene