"L’amministrazione comunale sta recapitando nelle case dei cittadini di San Martino, in questi ultimi giorni del 2016, gli avvisi di accertamento per l’imposta comunale sugli immobili, annualità 2011. Le ragioni della consegna precipitosa, prima della fine dell’anno, sono probabilmente quelle di evitare che l’imposta si prescriva. Ma in diversi casi le richieste avanzate dall’Ente appaiano illegittime. Gli errori più frequenti riguardano l’abitazione principale, per la quale l’Ici non era dovuta, o cittadini non più proprietari degli immobili nel 2011". A comunicarlo è il gruppo Consiliare Partito Democratico di San Martino Valle Caudina.
"Gli atti di accertamento incriminati - precisano i dem sammartinesi - confondono le abitazioni principali e relative pertinenze (garage e cantine), sulle quali per l’anno 2011 l’imposta è stata abolita, con diversa categoria di immobile definita “altre abitazioni”.
Intanto però l’atto emesso dal Comune ha una sua forza esecutiva rispetto al quale i malcapitati cittadini sono costretti a difendersi come per legge. Doverosa la lotta all’evasione ed il recupero delle somme non versate. Ma tale attività deve essere svolta con attenzione. Gli accertamenti posti in essere in questo scorcio di 2016 sembrano frutto di una iniziativa frettolosa, approssimativa e disorganizzata.
Noi auspichiamo che il sindaco Pisano verifichi nel dettaglio i casi di cartelle errate senza costringere i alcuni sammartinesi a sostenere spese per l’impugnazione oppure a versare somme non dovute. In questi casi - concludono - le categorie più esposte sono come al solito i cittadini più deboli, gli anziani, le persone sole, i cittadini con livello basso di scolarizzazione e basso reddito".