Ad Altavilla la democrazia è partecipata

Consiglio comunale positivo per l'amministrazione comunale guidata da Mario Vanni

Altavilla Irpina.  

 

Nella seduta del primo aprile, il consiglio comunale di Altavilla Irpina ha sciolto ogni dubbio su diversi argomenti, molto importanti per il futuro della comunità. Parola d’ordine: regole.È stata, infatti,  disciplinata e regolamentata ogni forma di ripresa delle sedute del consiglio comunale, sono state regolamentate le concessioni di patrocini e la toponomastica ed infine è stato aggiornato il regolamento del commercio. I regolamenti comunali sono stati illustrati al consiglio direttamente dai vari rappresentanti delle consulte proponenti. Il regolamento sulle riprese audiovisive è stato illustrato dal componente della consulta sui regolamenti da Carmine Camerlengo, quello sui patrocini dal vice presidente della medesima consulta, Marco Pasquariello, mentre ad illustrare il regolamento sul commercio ambulante è stato l'assessore alla polizia municipale Giuseppina Marino, e quello sulla toponomastica dal componente della consulta Ranieri Biancardi. All'assessore all'urbanistica Bonifacio Taddeo è toccato illustrare in ordine alla individuazione degli ambiti territoriali in cui è esclusa l'applicazione della SCIA. «È stata una bella prova di democrazia partecipata. A riprova della utilità delle consulte e dell’ apertura totale di questa amministrazione a chi intende dare un apporto costruttivo per il paese. Inoltre, per la prima volta, l'ente si dota di strumenti di lavoro utili alla comunità senza sostenere costi».

Il consiglio ha preso atto di transazioni definite con creditori vari che hanno portato ad un risparmio notevole poiché a fronte di una pretesa per oltre 30 mila euro si è arrivati ad una definizione del credito per euro 17 mila circa. «Questo  è un importante risultato» ha commentato il sindaco ringraziando la segretaria comunale Nadia Della Monica che ha spiegato gli aspetti tecnici ed ha lavorato per conseguire una soluzione così vantaggiosa per il comune.

Più spinosa e complessa, invece, la questione del riconoscimento di debiti fuori bilancio per un importo di oltre 350 mila euro di cui circa 20 mila euro sono dovuti a sentenze di condanna per il comune, mentre per la restante parte si ci riferisce a consumi di energia mai impegnati con gestori vari per un periodo che parte dal 2009.  

«Siamo stati costretti a correre ai ripari a causa di una inondazione di debiti che mette a dura prova la finanza locale e che si aggiunge a quelli storici, parte dei quali sono stati definiti con il ricorso ad un mutuo.Speriamo si fermino qui queste continue sorprese e che si possa serenamente affrontare il futuro senza incorrere in trabocchetti che danneggiano l'ente e i cittadini a chiusa di una continua emorragia finanziaria.Il passato ancora una volta irrompe e condiziona le scelte di sviluppo e pianificazione futura. Non è che si vuole rimarcare la pesante eredità ma occorre convincersi definitivamente che aver immaginato di basare lo sviluppo di una comunità sull'edilizia è stato un fallimento senza voler entrare nel merito dei lavori eseguiti» ha spiegato Mario Vanni, precisando che «sono stati effettuati interessanti recuperi per imposte non dovute e per IVA. Un riconoscimento di stima va senz'altro al dirigente di ragioneria, Francesco Origo, che è molto impegnato:  in questa importante opera di risanamento  sta conducendo con rigore e competenza dovuta alla sua comprovata esperienza».