Aquilonia saluta i 50 anni di sacerdozio di don Angelo

Toccante cerimonia sabato 17 dicembre nella chiesa di S. Maria Maggiore

Aquilonia.  

Sabato 17 dicembre nella Chiesa S. Maria Maggiore di Aquilonia, gremita di fedeli commossi e raccolti per la celebrazione del 50^ anniversario di ordinazione sacerdotale di don Angelo Raffaele Colicchio, presieduta da S. E. Mons. Pasquale Cascio, Vescovo di Sant’ Angelo dei Lombardi, Conza, Nusco, Bisaccia unitamente ai sacerdoti e diaconi della Diocesi ed alla presenza delle autorità civili, militari e alle tante associazioni intervenute per l’ occasione. Una Liturgia partecipata e intensa, toccanti e profondamente affettuose le parole del Vescovo Pasquale Cascio, che ha parlato del dono del sacerdozio e ha invitato tutti a pregare per le vocazioni. Ha poi fatto dono di una casula , segno della comunione di tutto il presbiterio. La mamma di don Angelo era in prima fila, visibilmente commossa, insieme ai suoi familiari, e tante persone venute dalle parrocchie dove don Angelo ha svolto il suo ministero sacerdotale. Il coro parrocchiale ha arricchito la celebrazione con canti di lode e ringraziamento al Signore. Dopo la celebrazione ha fatto seguito il saluto di ringraziamento di Pina Lotrecchiano a nome di tutta la comunità parrocchiale di Aquilonia “ “Dio è meraviglioso in tutte le sue cose”, con queste parole vogliamo gioire insieme per i 50 anni di ordinazione sacerdotale di don Angelo e per dare il benvenuto al nostro Vescovo Pasquale Cascio, a tutti i sacerdoti intervenuti, alla famiglia di don Angelo, alle associazioni e a tutti i presenti.

Il 17 dicembre 1966, per imposizione delle mani, Don Angelo ha ricevuto la grazia del sacerdozio ministeriale, dono meraviglioso e prezioso del Signore alla sua Chiesa. Egli nel suo grande amore, ha pensato alla guida della nostra comunità per incoraggiarla, guidarla, ma soprattutto, per custodire e fortificare il cuore di ciascuno. Senza dubbio gli anni successivi alla sua ordinazione sono stati anni indimenticabili per il senso di appartenenza alla Chiesa, anni attraversati dall’esperienza del Concilio Vaticano II, vissuti come evento che toccava, cambiava, impostava la vita, che ti facevano sentire parte viva della Chiesa, facendotene innamorare. La sua esperienza, maturata nel corso di questi anni, ha trovato noi come comunità viva, pronta ad accoglierlo e a recepire ogni singolo consiglio, per meglio vivere il dono della vita. Questa sera, don Angelo, non abbiamo la pretesa di essere capaci di dire tutto e nemmeno di descrivere tutta la tua vita e i tuoi anni di sacerdozio; ci vorrebbero tante ore e forse anche tante persone. Ma sentiamo una grande riconoscenza verso di te e questa è l’occasione per esprimerti il nostro grazie.”

Esordisce così Pina Lotrecchiano nel suo messaggio sentito e denso di emozioni “ Ti siamo grati, caro don Angelo, perché in tutti questi anni non hai mai smesso di aiutarci ad elevare gli occhi e il cuore verso l’alto, per ricordarci che la nostra vocazione si compie nella Santità di Dio, che non smette mai di amarci. Ti siamo grati per quella “passione educativa” che ti ha spinto costantemente a prenderti a cuore la storia di ciascuno; Ti siamo grati per le cose che hai saputo dirci e anche per quelle che hai taciuto; Ti siamo grati perché ci hai fatto conoscere la forza della preghiera; Ti siamo grati perché ci hai richiamati sempre all’unione fraterna e ci hai aiutato a riscoprire la passione per l’annuncio, la gioia del Vangelo, l’amore per la Chiesa e la speranza che la croce cambierà il mondo. Sei stato un punto di riferimento e una guida spirituale per tutta la nostra comunità. Anche se in questi lunghi anni molte cose sono cambiate, la tua fede, vissuta con forza e decisione ogni giorno e in ogni celebrazione, ora come 50 anni fa, è sempre la stessa. La memoria va ai nostri incontri, sempre ricchi di spunti di riflessione, che nel corso degli anni ci hanno visti impegnati in numerosi confronti e approfondimenti. La passione e il confronto sulla Parola ci hanno fatto capire prima di tutto che la Parola è Vita vissuta e non un libro da tenere in casa, sepolto in qualche scaffale. Come non ricordare gli incontri di Azione Cattolica, del Consiglio Pastorale, delle Confraternite, gli incontri settimanali dei catechisti, della Caritas parrocchiale e di ogni altra aggregazione laicale. Grazie ad ognuna di queste realtà, tutti abbiamo arricchito la nostra vita e abbiamo imparato a farci servi gli uni degli altri, mettendoci alla scuola di Colui che “ non è venuto per essere servito, ma per servire” (Mt.20,28). La presenza di tanti di noi, impegnati nella comunità parrocchiale e diocesana, a vario titolo, ha contribuito a sgretolare un‘ idea di Chiesa distaccata dalla vita ordinaria, costruendo, al contrario, l’immagine di una Chiesa inserita nella comunità e operante per la comunità".

"Sono tante le persone che hai incontrato lungo il percorso della tua vita, persone che hai consolato, aiutato, sostenuto e amato in questi 50 anni; quanti volti, quanti incontri, quanta strada: il tuo cuore li custodisce tutti. La tua sensibilità per le persone sofferenti e ammalate, che tu visiti sempre, ti ha insegnato a sentire questo servizio come un gesto di generosità e noi lo percepiamo come un dono. Schivo e riservato, semplice nel tuo operare all’altare, in casa, sulla strada non hai mai fatto mancare la tua presenza costante in mezzo a noi, sempre con uno stile garbato e discreto. La nostra, caro don Angelo, è una comunità semplice con valori nobili, come l’onestà, la generosità e la solidarietà; valori che ci hanno aiutato a camminare con te in tutti questi anni. A te oggi chiediamo ancora di camminare con noi, passo dopo passo, come un buon padre, perdonando le nostre lentezze e apprezzando i nostri impegni; ti chiediamo di continuare a pregare per noi, per le nostre famiglie, per i nostri giovani e anziani, sempre fiduciosi che Dio sa arrivare là dove noi non riusciamo.”

Pina Lotrecchiano, particolarmente commossa conclude il suo messaggio della Comunità Parrocchiale di Aquilonia “Stasera sentiamo il dovere di dire grazie al Signore, alla tua famiglia e a mamma Maria per il dono di te, che ci hanno fatto. Un grazie che vuol essere segno di riconoscenza, ma anche vincolo di appartenenza e di comunione che permane. Un grazie particolare al Vescovo, Mons. Pasquale Cascio perché come Pastore ci accoglie, ci sostiene e ci benedice. Infine, vorrei invitare tutti a pregare il Signore perché il Suo disegno di amore si compie nella vita e nel cammino delle nostre famiglie rendendoci testimoni gioiosi e coraggiosi del Vangelo e di continuare a costruire la Chiesa come il Signore l’ha pensata: libera, profetica, aperta agli ultimi e di annunciare sempre la speranza e la salvezza. A Maria, madre di Gesù, chiediamo stasera di accompagnarci nel lungo cammino ancora da fare e che con Lei vogliamo percorrere. Preghiamo per te, don Angelo, per la tua missione di pastore, mentre ti rinnoviamo la nostra affettuosa vicinanza e la nostra piena ed operosa collaborazione”. Un lungo applauso ha fatto da cornice al termine del messaggio accompagnato dall’ abbraccio affettuoso a Don Angelo che ha ringraziato tutti i presenti per la gratitudine dimostrata nei suoi confronti in questi 36 anni al servizio della Comunità di Aquilonia.

Redazione