«Non siate attaccati alle poltrone, non abbiate paura del voto popolare. Tanto vincete sempre voi. Dimettetevi». Con un pizzico di sarcasmo, il capogruppo di minoranza Carmine Amato ha invitato il sindaco Antonio Mercogliano e la sua squadra di governo a lasciare la guida del Municipio. Lo ha fatto nel corso del Consiglio Comunale straordinario convocato dal primo cittadino di Pago per fare il punto della situazione dopo gli arresti nell'ambito dell'inchiesta della Dda sul patto tra camorra e politica nel piccolo centro del Vallo di Lauro. Un civico consesso che ha visto il sindaco Mercogliano esprimere la totale apertura della sua Amministrazione alla magistratura inquirente, e durante il quale sono stati comunicati i provvedimenti che l'Ente ha assunto nei confronti dei dipendenti indagati: sospensione dal servizio e blocco degli stipendi.
Il sindaco Mercogliano non ha manifestato però l'intenzione di abbandonare la nave, facendo capire di voler andare avanti nell'azione amministrativa in attesa di conoscere gli sviluppi dell'inchiesta. E' a quel punto che Amato, leader dell'opposizione, è intervenuto. «E' inutile prendersi in giro - ha affermato l'ingegnere - Stiamo andando verso il terzo scioglimento per infiltrazione camorristica. L'arrivo dei commissari e la loro permanenza al Comune per almeno 18 mesi, bloccherebbe ulteriormente lo sviluppo di una comunità da anni in ritardo rispetto al trend di crescita che si registra invece nei comuni limitrofi. Tanto vale dimetterci tutti, in massa, e tornare alle urne. Dando così la possibilità al popolo sovrano di scegliersi liberamente i suoi amministratori».