Il futuro del Vallo Lauro, il vescovo chiama. Sindaci assenti

Prefetto e Questore sottolineano la scarsa partecipazione degli amministratori locali

Lauro.  

Nell’Aula Magna del Seminario vescovile di Nola, ieri sera, si è tenuto un importante momento di confronto e riflessione sulla realtà del territorio del Vallo di Lauro. L’iniziativa, voluta dal vescovo Beniamino Depalma, in accordo col Prefetto di Avellino, Carlo Sessa, è volta a promuovere e rafforzare il dialogo di tutte le forze che agiscono sulla zona del Vallo al fine di unire le energie e gli sforzi per il bene di quel territorio ed è stata indirizzata a sindaci, parroci, esponenti del mondo dell’imprenditoria e del terzo settore del territorio. Ad ispirare l’evento è stato l’esito del Sinodo della Chiesa di Nola, che si è concluso lo scorso 19 novembre, e che ha ribadito l’impegno della diocesi dei santi Felice e Paolino per la promozione del bene comune.

L’incontro ha visto gli interventi del vescovo Beniamino Depalma, del Prefetto di Avellino Carlo Sessa, del Questore di Avellino Luigi Botte, della dott.ssa Luisa Franzese, direttrice dell’Ufficio Scuola regionale. Tre le scelte fondamentali segnalate dai vari relatori: lavorare in sinergia, favorendo una stretta collaborazione tra i diversi livelli istituzionali e le parti sociali per lo sviluppo e la valorizzazione di un territorio, quello del Vallo di Lauro, che affianca a molte potenzialità anche tante fragilità di carattere culturale, economico e sociale; rispettare la vocazione del territorio, puntando ad esempio su agricoltura e turismo, senza voler imporre modelli di sviluppo non conformi alle caratteristiche del Vallo; scommettere sulla formazione della coscienza civica nei più giovani attraverso una costante e condivisa opera educativa.

A seguire, poi, l’intervento della Sig.ra Speranza Marangelo, presidente della cooperativa sociale “L’isola che c’è”, che ha ideato il “Progetto Itinera”, vincitore del concorso “Il bene torna comune”, promosso da Fondazione con il Sud, nato per promuovere l’uso comune dei beni culturali come strumento di coesione sociale. Il dibattito conclusivo ha ribadito la volontà dei responsabili istituzionali e delle personalità del mondo economico-imprenditoriale del territorio per un impegno unitario volto allo sviluppo del Vallo di Lauro.

Una sola nota dolente rappresentata dalla scarsa partecipazione degli amministratori del Vallo al tavolo di discussione promosso dalla Diocesi di Nola. Presenti inizialmente solo il sindaco di Marzano di Nola, Trifone Greco, e il vice sindaco di Lauro, Rossano Boglione. Sono poi giunti, solo a convegno in corso, i primi cittadini di Pago Vallo Lauro e Taurano, rispettivamente Antonio Mercogliano e Salvatore Maffettone. Assenze che non sono passate inosservate, soprattutto al Prefetto di Avellino Carlo Sessa che, nel suo intervento, ne ha rimarcato la gravita. "Ho accolto con favore la proposta del vescovo Depalma. Stiamo ragionando di prospettive per un territorio di frontiera ma i sindaci dove sono? Tranne qualche eccezione, mi sembra di capire che gli amministratori locali non abbiano colto la straordinaria valenza di questo confronto".

Di seguito, invece, la nostra intervista a Monsignor Beniamino Depalma sulle ragioni del confronto organizzato in Diocesi.

 

Faro