Festa delle donne, Lomazzo: società assente

Domani l'incontro nella Sala Grasso della Provincia di Avellino

Avellino.  

Dalla disparità tra i due sessi, alle violenze che continuano a colpire numerose vittime, ad un nuovo barlume di speranza per le donne. Di nuovo in campo la consigliera provinciale di parità di Avellino, Domenica Lomazzo. L’appuntamento è per domani alla sala Grasso, della Provincia di Avellino. La consigliera presenterà, in occasione della festa delle donne, un’iniziativa di tutela, definita “step by step”. Il primo passo di questo cammino è rappresentato dai centri di ascolto, già esistenti nella provincia. Queste strutture sono presenti ad Avellino, Cervinara, Sant’Angelo dei Lombardi, Solofra, Ariano, Mercogliano e Grottaminarda. Proprio il centro antiviolenza di Avellino, verrà visitato dalla consigliera e da altri assessori domani alle 17.30. In questi organismi le donne trovano psicologi, sociologi e legali. L’obiettivo è ascoltare e capire il problema della vittima, guidandola anche alla denuncia. Il successivo step è rappresentato dall’istituzione di centri di rifugio, in cui alle donne viene offerta protezione. Ma il vero sostegno arriva dall’ultimo step, l’inserimento nel mondo del lavoro. In Irpinia poche le donne che denunciano, a confermarlo la consigliera. “Se una donna è madre di figli, -commenta - non ha reddito, ed è disoccupata non denuncia. Ma se noi la rendiamo autonoma, può autodeterminarsi in libertà”.

A questo proposito sorge un altro problema. “Certamente, nel corso del tempo- aggiunge la Lomazzo - la donna si è inserita nel mondo del lavoro. Invece, è proprio la società, con la sua organizzazione, a determinare un dislivello tra i sessi, non concedendo ad entrambi le stesse chance”. L’assenza di strutture a supporto della famiglia, come asili nidi o micro-nidi aziendali, porta la donna a dover scegliere tra la maternità e il lavoro. “La donna va agevolata nella maternità, perché non ha occupazione e se ce l’ha non ha orari flessibili con la vita genitoriale”. Ecco perché l’appello della consigliera provinciale è rivolto a tutti. “Non solo le donne devono battersi per i loro diritti e per la conquista di nuovi, ma deve farlo la società nella sua interezza-  conclude la consigliera Lomazzo.

Antonella Masucci