Il tempo incerto non ha fermato la voglia di tradizione e di Carnevale ad Avellino. Dopo tre anni di stop forzato, causa Covid, è tornata la sfilata della Zeza di Bellizzi e degli altri gruppi folkloristici della provincia.
Hanno invaso il Corso Vittorio Emanuele con quasi 500 figuranti. Una festa di colori e maschere, musica e coriandoli con una buona risposta di avellinesi, scesi in strada a godersi lo spettacolo.
C'erano il Gruppo Folk “Ballo o’Ntreccio” di Forino, i Tarantellati di Volturara Irpina, il laccio d’amore della Pro Loco di Quindici, il Laccio d’amore della Pro Loco di Taurano, MA.BI San Biagio Serino, la Mascarata di Serino, le Zeze di Capriglia, Cesinali e Ospedaletto d’Alpinolo, le "pacchiane" di Montecalvo e alcuni rappresentanti dei gruppi di Montoro.
Ad aprire la sfilata sono stati il più piccolo e il più anziano dei figuranti: Francesco, di Serino, appena 3 anni e Liberatore, 97, da Montecalvo, con il suo immancabile organetto.
Entusiasta il presidente UNPLI Giuseppe Silvestri: “Per l'Irpinia questa è una ripresa, siamo una terra che ha sempre saputo rialzarsi dalle difficoltà”. Ernesto Spartano, presidente della Zeza e il Capo Zeza Pellegrino Iannaccone hanno voluto ricordare l’amico Cesare Ventre, scomparso poche settimane fa, e grande amante di questa tradizione.