Sponz Fest: in migliaia sulla trebbiatrice volante di Vinicio

Grande successo per la prima giornata dello Sponz Fest. Capossela gran mattatore

E' tornata una delle rassegne più attese dell'estate irpino. In migliaia si sono riversati in Alta Irpinia, per assistere a uno spettacolo indimenticabile.

Calitri.  

Il Calitri Sponz Fest torna in pompa magna o, restando fedeli al nome della rassegna, a cavallo di un asino. Grande successo per la prima giornata. Al calar del tramonto l’aia danzante si è scatenata sotto le querce maestose dell’Occhino. Hanno preso via, nutriti dall’atmosfera da sogno e dal calore del pubblico accorso in massa, i personaggi dell’ultima fatica letteraria dell'artista Vinicio Capossela, “Il paese dei Coppoloni”. Una fiumana di gente composta da migliaia di partecipanti provenienti da ogni angolo d’Italia e non solo: tanti anche gli stranieri, originari soprattutto del Canada e gli Stati Uniti. La carovana si è poi riunita nella balera (locale da ballo tradizionale) al richiamo dell’organetto di Giovanni FiordellisiGiuseppe Cesta e gli organettisti di Andretta. E’ partita l'inedita transumanza: guidata da asini e muli che, bagnandosi alla luce della luna, hanno attraversato il Codacchio arrivando fino alla Fontana San Martino nei pressi di Andretta. Dopo la visita al Centro storico del borgo irpino, un boato assordante ha accolto l’apertura della storica sala veglioni di Ciccillo di Benedetto animata dalla musica dei Belgique. Il primo giorno dello Sponz Fest si è chiuso a notte inoltrata, con il trasferimento della carovana verso oriente, in località Formicoso, fino all’aia allestita con la monumentale e visionaria “Trebbiatrice Volante” frutto del genio del “Tenente Dum”. L’alba è stata salutata col concerto della Fanfara Tirana e Robert Busha.

Se il buongiorno si vede dal mattino, anche quest’anno lo Sponz Fest non deluderà le aspettative, confermandosi vetrina d’eccellenza per la provincia irpina. Nella tela ideata da Vinicio, ogni caratteristica distintiva di questa terra risplende di luce accecante: la natura vergine, l’enogastronomia d’eccellenza, la musica e le tradizioni secolari. Questo è l’anno del Raglio di Luna: si esalta l’animo rurale della provincia che, in questa porzione d’Irpinia, resta ancora intatto, preservato in un momento che si protrae all’infinito, rarefatto in mille sfumature dai colori vividi: la trebbiatura del grano, l’osservazione dei cicli lenti della natura, la riproposizione della mungitura delle vacche o della stagionatura del formaggio che avviene, come secoli fa, all’interno delle caratteristiche grotte che, con i nugoli di stradine che s’attorcigliano fra le abitazioni dal tetto basso, affacciate su panorami mozzafiato, sono valse a Calitri il titolo di Positano d’Irpinia. Lo Sponz è questo e molto altro, si alimenta di ogni sfumatura unica di questa terra esaltandola e integrandola con il genio creativo di Vinicio.

Nella notte l’asino ha ragliato, e il suo popolo ha risposto presente.

 

Andrea Fantucchio