Parte oggi la terza edizione dello Sponz Fest, il festival itinerante diretto da Vinicio Capossela in Alta Irpinia. L’edizione 2015, intitolata “Raglio di luna – Le vie dei muli, i sentieri dei miti”, è costruita intorno all’idea del camminare, del “nomadismo”, del viaggiare accompagnati, al passo dell’uomo e dell’asino, per ritrovare il rapporto perduto con la natura. Un’artistica carovana accompagnata da muli, musiche popolari e di frontiera si sposterà per sette giorni toccando i sentieri della valle dell’Ofanto e dei comuni di Calitri, capofila del progetto, Conza, Andretta, Cairano e Aquilonia, in provincia di Avellino. Si comincia al tramonto sotto le querce dell’Occhino di Andretta con un’aia danzante di musica e musicanti e Pasquale Iannelli, Rosanna Miele, Michele Morano, Antonio Scarano che leggeranno alcuni racconti tratti da “Il Paese dei Coppoloni”, il libro di Capossela uscito per Feltrinelli lo scorso aprile e candidato al premio Strega. A mezzanotte riaprirà la sala veglioni, di cui si parla in uno dei brani di Capossela, e Cicc’ Bennet, al secolo Ciccillo di Benedetto, darà vita a uno spettacolo con il gruppo originale dei Belgique. “La mia prima esperienza con la musica l’ho avuta nella sala veglioni di Ciccillo Di Benedetto – racconta Vinicio Capossela – Egli non era solo il titolare e il padrone. Egli era il cantante, che più vasto mondo non aveva avuto. La sua storia si confondeva, già a partire dal suo cognome, Di Benedetto, come Tony Bennett, col grande mondo dello spettacolo”. A notte fonda, sull’altopiano del Formicoso, sarà inaugurata l’opera simbolo di questa edizione dello Sponz Fest, la Trebbiatrice Volante realizzata dall’artista Dum Dum Arredamente. Un’opera immaginifica che simboleggia la separazione tra ciò che è importante e ciò che è superfluo.
Redazione