Abel Ferrara: mio nonno era di Sarno, al Sud mi sento a casa

Serata emozionante per il taglio del nastro del Laceno d'oro

Avellino.  

Taglio del nastro emozionante quello al Teatro “Carlo Gesualdo” di Avellino per il Festival internazionale del cinema Laceno d’Oro. Non solo per la presenza del regista statunitense Abel Ferrara, che ha ricevuto il Premio alla Carriera “Camillo Marino”, ma anche per il ricordo commosso dell’artista Michele Vietri che, al padre Nicola, recentemente scomparso, ha dedicato un cortometraggio composto dalle foto dell’archivio di famiglia che hanno raccontato la storia pubblica e privata di una figura di grande prestigio e spessore della nostra provincia a cui è dedicata la 40 esima edizione del festival.

«Sono contento e onorato di essere qui – ha spiegato un emozionato Ferrara in versione casual con camicia bianca e sandali di cuoio – non solo per la vostra presenza calorosa e affettuosa, ma soprattutto perchè questa manifestazione è nata grazie a Pier Paolo Pasolini, un artista straordinario che a me ha regalato tanto, dal punto di vista umano e professionale. E’ molto importante che il Laceno abbia mantenuto lo spirito con il quale Pasolini, Marino e D’Onofrio lo crearono: un festival cinematografico legato profondamente al territorio, capace di valorizzare così la sua vera identità».

Proprio a proposito di identità ed origini, il regista ha ricordato che suo nonno è originario di Sarno. «Vivo da diversi anni a Roma, ma quando scendo al Sud mi sento davvero a casa. Avverto forte il valore delle mie origini ed il senso di appartanenza che mi lega ancora alla Campania – ha proseguito il cineasta newyorkese – Da anni viviamo una crisi che non è solo economica e finanziaria, ma prima di tutto di valori quali l’amore e la compassione. Ebbene questi valori in Italia, fortunatamente, non sono ancora morti».

Ferrara ha poi ricevuto il premio alla carriera dal presidente della Regione Campania Rosetta D’Amelio che, insieme al vicesindaco di Avellino Maria Elena Iaverone, hanno ribadito la volontà delle istituzioni di sostenere il festival, perchè capace di aiutare lo sviluppo economico e culturale della nostra provincia.
Abel Ferrara intanto incontrerà i giornalisti questa mattina, alle 11, al Viva Hotel di Avellino. Nel pomeriggio, invece, a partire dalle 18, sarà al Carcere Borbonico dove è previsto un workshop dedicato al Decameron di Pierpaolo Pasolini.

Sempre al Carcere Borbonico, a partire dalle 17, 30 è prevista l’inaugurazione della mostra “Pasolini, un’eredità viva” e “Boccaccio nel cinema”.
Alle 20, 30 invece al Teatro “Carlo Gesualdo” incontro con l’autore Pasquale Scimeca e proiezione del film “Biagio”. La giornata si concluderà alle 22.30 al Carcere Borbonico con il film “Welcome to New York” di Abel Ferrara.

Ed ecco, infine, il programma di domani: 
Avellino - Carcere Borbonico, ore 16.30: 4:44 Last Days on Earth di Abel Ferrara;
Avellino - Carcere Borbonico, ore 18.30: Chelsea on the Rock di Abel Ferrara;
Avellino – Teatro “Carlo Gesualdo”, ore 20.30: Fino a qui tutto bene di Roan Johnson. Incontro con l’attrice Silvia D’Amico.
Avellino - Carcere Borbonico, ore 22.30: Angelica. Spettacolo teatrale di e con Andrea Cosentino, regia di Andrea Virgilio Franceschi.

 

redazione