Primo incontro per la costituzione del distretto culturale in Provincia ad Avellino a cui hanno aderito i Comuni di Ariano Irpino, Greci, Montaguto, Savignano Irpino, Montecalvo e Casalbore.
Presenti gli assessori provinciali Franco Di Cecilia e Rosanna Repole, l’assessore Francesca D’Antuono e il direttore del polo didattico e scientifico Carmine Iuorio di Ariano Irpino, Il sindaco di Greci Nicola Luigi Norcia, il sindaco di Montaguto Marcello Zecchino. Per concomitanti impegni istituzionali, non erano presenti i sindaci di Casalbore, Montecalvo e Savignano, appresentati dagli assessori provinciali.
L’obiettivo del distretto è la promozione del territorio con i suoi beni culturali. A tal riguardo ciascun comune individuerà una figura professionale adatta a redigere una scheda appositamente predisposta dalla Provincia.
Ogni Distretto culturale avrà una propria sede e un Info Point fornito di opportuno personale qualificato (laurea in beni culturali, marketing, lingue, ecc) per la promozione del territorio e potrà avviare azioni tendenti al recupero di siti storici-archeologici, architettonici nonché alla elaborazione d’itinerari culturali-turistici, creare percorsi di visita e far conoscere i prodotti doc e dop insieme a quelli eno-gastronomici.
Così Francesca D'Antuono: “È importante sottolineare che la cultura può essere volano dei nuovi processi di crescita economica, leva di azione privilegiata, per riqualificare il territorio. Avevamo già presentato un progetto in tal senso, volto a valorizzare l’ambito territoriale in questione, convinti che dalla conoscenza dei beni culturali del territorio, scaturisca una vera e propria “filiera culturale. Certamente, non immaginiamo di trasformarci magicamente in centri turistici, al pari di Pompei o Paestum, ma i sistemi locali devono essere in grado di attribuire senso e valore alle esperienze culturali, di renderle motori trainanti delle micro-economie. In quest’ottica, la “Cultura” riveste l’indispensabile ruolo di catalizzatore di nuove modalità di produzione e di consumo dei beni e dei servizi territoriali.”
La sede centrale dei 24 distretti culturali è in Provincia e sarà dotata di una banca dati relativa al proprio patrimonio culturale. Per l’esercizio finanziario 2019, la Provincia ha già stanziato 2 milioni di euro.