Al Vanvitelli di Lioni, settimana della flessibiltà

Seconda annualità, coinvolti tutti i plessi

Entusiasti gli alunni, che hanno raccontato di fantasia, di approccio mentale alla didattica diverso, di visione dei docenti da un’altra prospettiva...

Lioni.  

 

E’ stata anche quest’anno una settimana intensa, laboriosa e divertente quella che si è conclusa all’Istituto L. Vanvitelli di Lioni, dove tutta la comunità scolastica ha partecipato con rinnovato entusiasmo alla “Settimana della flessibilità”, che ha visto coinvolti tutti i plessi.

L’attività che,già dallo scorso anno, rientra traquelle destinate al miglioramento dell’offerta formativa e previste dal Ptof, ha spinto docenti e alunni a mettersi in gioco con proposte e idee  alternative e nuove rispetto al precedente anno scolastico.

“L’aspetto più complicato è legatoall’organizzazione logistica di tutti i gruppi aperti di studenti” – spiega la collaboratrice del dirigente scolastico, Prof.ssa Valeria Marcucci, che approfondisce –“Docenti e alunni hanno messo in campo tutte le proprie competenze, anche quelle cosiddette informali e non formali di cui ci parlano le direttive europee sull’istruzione. Lo spirito di iniziativa personale ha giocato un ruolo fondamentale nella progettazione di attività diverse dall’ambito strettamente curricolare, con modalità e metodologie completamente nuove, di grande stimolo alla curiosità e all’apertura mentale dei ragazzi, con tempi scanditi in modo alternativo rispetto alla quotidianità scolastica”.

I progetti presentati dai team di docenti sono stati una trentina e gli alunni, divisi per plessi e in primo e secondo biennio e quinto anno, hanno espresso cinque preferenze in base ai loro interessi e alla loro personale predisposizione.

Una bella iniziativa per motivare gli studenti più svogliati e includere quelli più deboli, incrementando le loro relazioni interpersonali all’interno dei nuovi ed eterogenei gruppi di progetto.

“Il collegio dei docenti già lo scorso anno scolastico ha condiviso l’idea proposta dal mio predecessore; quindi anche quest’anno, riproponendolo, i docentihanno risposto con grande inventiva, spirito di iniziativa, flessibilità mentale prima che pratica, per rispondere alle esigenze formative degli studenti, delle loro famiglie e del territorio, coinvolgendo anche esperti esterni, enti locali, associazioni di volontariato”- conferma il Dirigente Scolastico Sabato Centrella.

La normativa italiana sull’autonomia e quella più recente puntano proprio sul concetto di flessibilità e di classi aperte, di innovazione e di classi “capovolte”, al passo con un mondo in veloce cambiamento tecnologico e culturale. In un’ottica nuova di autovalutazione, piani di miglioramento e sistema nazionale di valutazione, la scuola è tenuta a “rendicontare” il proprio operato, a famiglie, istituzioni, comunità.

Entusiasti gli alunni, che hanno raccontato di fantasia, di approccio mentale alla didattica diverso, di visione dei docenti da un’altra prospettiva. –“E’ stato divertente, per alcunigiorni siamo venuti a scuola senza zaino, con allegria e spensieratezza, felici di lavorare ad un obiettivo finale insieme a ragazzi di altre classi, con docenti che conoscevamo poco o per niente, inizialmente ignari di quello che avremmo affrontato... Ma alla fine ci siamo divertiti e abbiamo imparato con leggerezza cose nuove e spesso lontane dalla scuola di tutti i giorni”- ha raccontato l’alunno Moisanu Alex.