Legionari, gladiatori e bighe nell'anfiteatro di Avella

Al via la 3 giorni per la promozione del patrimonio archeologico locale. Coinvolte le scolaresche

Avella.  

Legionari, gladiatori, cavalli, accampamenti e la mitica corsa nelle bighe. Il Mandamento torna indietro nei secoli grazie ad un evento che coinvolge tutte le scolaresche del territorio. Grande affluenza stamane nell'anfiteatro romano di Avella dove si è svolta la manifestazione “Abella - All’alba dell’Impero”. Un progetto ideato e organizzato dalla Fondazione Avella Città d’Arte, in collaborazione con la Soprintendenza ai Beni Culturali di Salerno ed Avellino, e con il patrocinio dell'Amministrazione Comunale di Avella. Una tre giorni che terminerà domenica, ripresa dalle telecamere di Ottochannel. Uno 'speciale' sarà trasmesso la prossima settimana nel contenitore mattutino "Ottomattina" condotto dagli ottimi colleghi Imma Tedesco e Gianrico Mancini. 

Uno spettacolo unico, quello a cui abbiamo assistito questa mattina e che si ripterà fino a domenica. L’anfiteatro che torna ad essere l’antica e maestosa arena avellana. Un edificio che fungeva da sede per i giochi gladiatori, per la caccia alle fiere, e alcune volte per le naumachie (spettacolo consistente in combattimenti navali nell’arena). Presenti le scolaresche di Baiano e Sperone, domani toccherà a quelle di Avella. Anche il sindaco speronese Marco Alaia ha voluto essere presente, accompagnando personalmente gli studenti della sua comunità verso i quali, per l'occasione, l'amministrazione comunale ha mostrato una 'particolare' attenzione. "Tutta la giunta, me compreso, ha deciso di devolvere le indennità per pagare il biglietto di ingresso degli studenti nell'anfiteatro", ammette Alaia.

Quanto alla rappresentazione, gli studenti hanno avuto l'opportunità di ammirare dal vivo gli accampamento della Decima Legione. Hanno visto i legionari prepararsi alla battaglia, perfino i preparativi per mettere a punto le macchine da guerra, in particolare la famosa balestra. Poi, nell'area, combattimenti corpo a corpo, tecniche di guerriglia sagacemente illustrate da un giovanissimo e preparatissimo sergente di legione. Infine, l'ingresso delle bighe che ha entusiasmato ulteriormente gli studenti.

 

Rocco Fatibene