L’assenza come una visione dell’oltre, di quello che non si vede ma che c’è, proprio nella sua assenza. Lungo questo solco è andata in scena, giovedì scorso, la serata convegno “Visioni dell’assenza – in terra di ciechi il monocolo è re: un dialogo per Franco Fontana” svoltasi quest’ultima giovedì sera presso la bellissima cornice del Convento di S. Maria degli Angeli di Torchiati di Montoro.
Ospite d’eccezione della serata Antimo Cesaro, Docente di Filosofia politica, Università della Campania “Luigi Vanvitelli”, già Sottosegretario ai Beni Culturali. Il prof loda la manifestazione ed interviene in merito sull’oggetto del convegno: “E’ gratificante il fatto che un paese come Montoro sia attento all’arte con queste rassegne che avvengono numerose durante l’anno. Perché non è facile andare oltre l’ordinario, che possono fare un po’ tutti. E’ fare lo “straordinario”, andare oltre come il concetto dell’assenza, non è da tutti. A riguardo il sindaco Bianchino e l’assessore Guariniello, insieme al dott. Fiore di Montoro Contemporanea stanno facendo cose egregie, tentando di valorizzare altresì le bellezze del posto, come questo Convento, bellissimo soprattutto dal punto di vista architettonico. Concentrarsi sulla cultura rappresenterà il futuro, perché l’Italia vive un periodo un po’ di decadenza a tutti i livelli, che però parte proprio dalla poca cultura che possiedono chi purtroppo ci rappresenta anche a livello politico. Mi fa piacere che il dott. Fiore organizzi visite guidate alle rassegne da parte dei ragazzi delle Scuole, perché bisogna formare i ragazzi sin da piccoli ed abituarli alla bellezza. Solo in questo modo ci potranno essere speranze rosee per il futuro comunitario, a tutti i livelli”.
A stretto giro di posta le parole di Gerardo Fiore: “E’ per noi un grande onore ospitare qui il prof. Cesaro, che già in passato è venuto qui a Montoro in qualità di sottosegretario ai beni culturali. Ringrazio anche gli artisti Cipriano e Sortini, quest’ultimo vero motore della nostra attività”.
Spazio poi all’amministrazione comunale. A parlare è l’Assessore alla Cultura Raffaele Guariniello: “Questo sarà l’ultimo evento in programma in questo Convento, il quale sarà soggetto ad importanti e sostanziali migliorie. Nella prossima occasione ci sposteremo nella altrettanto suggestiva cornice di S. Pantaleone nella frazione Borgo. Proseguiamo spediti lungo i canoni dell’arte, il nostro sogno è arrivare agli Uffizi di Firenze”.
Parola poi al sindaco Bianchino: “Le parole del prof. Cesaro inorgogliscono non poco questa amministrazione, che sta facendo tutto quanto nelle sue possibilità per avvicinare la comunità montorese al mondo dell’arte, e quindi della bellezza. Con le opere di Franco Fontana e Quelli di Franco Fontana abbiamo parlato di fotografia, la quale racchiude proprio l’assenza, ciò che non si vede ma che si può catturare, la sua essenza in sostanza”.
Intervenuti anche gli artisti Franco Cipriano e Franco Sortini. Così Cipriano: “Luce e spazio sono le prerogative di Fontana e delle sue opere fotografiche. L’assenza è un tema già trattato dallo stesso Plinio nell’antichità. Si narra infatti la storia di un marinaio che doveva lasciare la sua amata, la quale con pietre e strumenti arcaici lo raffigurò in un disegnò, testimoniando di fatti l’”assenza”. L’opera d’arte deve essere anche “incomprensibile”, perché deve essere capita da chi la guarda”.
Chiude Sortini: “Conosco da circa quarant’anni Fontana, il quale ci ha sempre guidato con la sua sapienza, più che a seguire il suo stile, ad averne uno personale ed a vivere così la fotografia come passione verso il non conosciuto, del rendere presente quello che è “assente””.