Al Cimarosa: deliri, lacrime e sospiri

La Napoli tra '800 e 900

Concerto declinato al femminile sui testi di Viviani, Serao e Ruccello per il quarto appuntamento de «Il Cimarosa suona bene»

Avellino.  

 

La donna come protagonista assoluta nella tradizione artistica napoletana, celebrata nei suoi ruoli primari di amante, madre e moglie. Un viaggio dentro e fuori gli stereotipi legati alla figura femminile tra canzone, poesia e prosa in un progetto curato dai maestri Giacomo Vitale ed Antonio Colonna.

Lunedì 11 dicembre, alle ore 20:30, nella splendida location dell’Auditorium del Conservatorio «Cimarosa» di Avellino arriva «Deliri, lacrime e sospiri – Storie di donne a Napoli tra ‘800 e ‘900», quarto appuntamento del cartellone «Il Cimarosa suona bene», rassegna concertistica organizzata dal Conservatorio di Avellino, presieduto da Luca Cipriano e diretto da Carmelo Columbro, realizzata con la collaborazione del Teatro San Carlo di Napoli, della Diocesi di Avellino e la Fondazione Telethon, che fino a gennaio accompagnerà il pubblico del «Cimarosa» nella grande musica classica, nel jazz, nella musica sperimentale, nel tango, nel gospel e nel rock ‘n’ roll, passando per i canti delle feste della tradizione natalizia.

«Deliri, lacrime e sospiri», per la regia di Giacomo Vitale, vedrà sul palco Antonella Forino,canto e recitazione, Piero Calzolari e Maria Vittoria Colonna alviolino,Antonio Colonna alvioloncello e Lorenzo Fiscella alpianoforte.

Il programma del recital si dividerà in due parti. La prima sarà incentrata su brani della tradizione napoletana rielaborati per l’occasione come «L’appuntamento» di Salvatore Di Giacomo, «Core e core» e «Acqua ‘e maggio» di E.A.Mario e «A ssuono ‘e chitarra» di Capurro, intramezzati da passaggi del capolavoro di Matilde Serao«Il ventre di Napoli», opera nata nel 1884 da un’inchiesta giornalistica a seguito dell’epidemia di colera che colpì la città partenopea.

L’intermezzo del maestro Colonna, invece, saluterà il primo momento del concerto per accompagnare il pubblico verso la seconda parte che si dipanerà attraverso testi recitati come «Divina-mente folle», tratto da «Maria Carmela overo Piccolo delirio manicomiale» di Annibale Ruccelloe «’Ngiulina» di Raffele Viviani intervallati da interventi musicali e rielaborazioni come «’O ‘nnamurato mio» e «A mamma» sempre di Viviani, «La psiche della donna», «Clementina Santafè» e «Ah! Non ne posso più!» di Pisano e Cioffi, «Fuga: Cherchez la femme» di Pesce e Vitale, passando per intermezzi musicali per archi e clarinetto, pianoforte e due violini che andranno a fare da collante tra testo scritto e musica.

Redazione Av