Ex Eliseo, il Centrodonna: sì alla gestione partecipata

Il centrodonna a conclusione della tre giorni sui Beni comuni avanza la proposta

Avellino.  

Non possiamo che ritenerci soddisfatti di questa tre giorni, in termini di partecipazione attiva, spunti e operatività. Tante le questioni venute a galla dai confronti e dai nostri preziosi ospiti che non possono e non devono trovare esaurimento, e che saranno i focus sui quali continueremo a lavorare.
Fatti nostri i suggerimenti del professor Filippo Giordano e del professor Ugo Mattei, approfondiremo la forma giuridica della fondazione di partecipazione per provare a studiare e a proporre alla città una nostra possibile versione da applicare alla gestione dell’ex Cinema Eliseo. È il modello che più ci convince, di quelli esplorati nel corso dei tavoli di lavoro, in quanto prevede un doppio livello di organi di governo in cui è fatta salva sia la presenza di un’assemblea aperta e partecipata che quella di rappresentanti dell’ente pubblico al suo interno, e perché vincola la struttura agli scopi esplicitati negli atti ufficiali al
momento della sua nascita, mettendola al riparo da eventuali ingerenze e ripensamenti di future amministrazioni. È nei nostri intenti cominciare a lavorare ad una bozza di statuto da discutere con la cittadinanza tutta.
Siamo, inoltre, favorevolmente stupiti da quanto appreso dalle istituzioni nel corso dell’ultimo
pomeriggio di lavori, Domenica 4 Gennaio. Il presidente del consiglio comunale Livio Petitto, la
presidente della Commissione Cultura Laura Nargi, l’assessore all’Urbanistica e allo Sviluppo Maretta Giordano e l’assessore alla Cultura Nunzio Cignarella, ci hanno infatti rivelato con grande sorpresa che si sta lavorando ad un Regolamento cittadino sui beni comuni da qualche mese, proprio come i tanti esempi avuti nel resto d’Italia sui quali abbiamo lavorato in questi giorni, e che aspetta di essere vagliato dalla Commissione Trasparenza. Abbiamo quindi proposto un tavolo di lavoro congiunto, in cui lavorare insieme alle istituzioni e a quanti vorranno essere con noi, e la nostra richiesta è stata accettata. Il presidente Petitto si è reso disponibile a spostare la discussione a Palazzo di Città, mettendo disposizione la sala consiliare e convocando un consiglio comunale con due soli punti all’ordine del giorno: il regolamento generale sui beni comuni e la situazione Eliseo.
Ciò che noi abbiamo, invece, chiesto alle istituzioni di concretizzare nell’immediato riguarda i bandi di gara d’appalto che verranno lanciati a fine mese per individuare le imprese che si occuperanno della ristrutturazione del plesso sulla scia della richiesta di 550.000 euro di mutuo fatta alla Cassa Depositi e Prestiti. Innanzitutto, come emerso dalle criticità riscontrate dall’esito degli ultimi lavori, chiediamo che venga specificata una preferenza a ditte specializzate in materia di edifici destinati ad attività cinematografiche. Inoltre, come da accolto consiglio del professor Giuseppe Micciarelli, chiediamo che venga inserita una clausola che preveda la condivisione partecipata del progetto e, dunque, varianti allo
stesso in corso d’opera.
L’esigenza nasce dalla necessità di far procedere di pari passo, visti i brevi tempi in cui il Comune è tenuto a rientrare in possesso del bene dalla Regione Campania pena la sua perdita, sia i lavori che lastesura del progetto di gestione che, pur avendo nella Casa della Cultura Cinematografica “Camillo Marino e Giacomo D’Onofrio” la sua principale e per noi definita destinazione d’uso, si presta per sua natura ad una serie di polivalenti attività culturali affini alla cinematografia e che necessitano di un progetto di gestione attento e di una struttura rispondente a tali esigenze.