«L'imputato professa la sua totale estraneità ai fatti contestati». A parlare è l'avvocato Sabatino Moschiano che difende R.G., 45enne vigile urbano di Quindici, condannato dal Tribunale di Avellino ad 1 anno e 6 mesi di reclusione, oltre che al pagamento di una multa di Euro 3.200,00 e ad un cospicuo risarcimento, per il reato di minaccia aggravata dall'utilizzo di una pistola. Una presunta minaccia con aggressione ai danni di un 77enne, che risale al 2011.
La condanna nel primo grado di giudizio è solo il punto di partenza di un percorso giudiziario attraverso il quale il vigile urbano intende far prevalere la propria innocenza. «Le sentenze vanno accettate ma non necessariamente condivise provenendo da professionisti sicuramente in buona fede ma non certamente infallibili», dichiara il legale del 45enne, l'avvocato Sabatino Moschiano.
«Il Tribunale di Avellino ha fallito certamente - aggiunge il penalista irpino - Saranno valutate le motivazioni della sentenza all'esito delle quali verrà interposta l'impugnativa in appello. Ad ogni modo va rammentato che la presunzione di innocenza, costituzionalmente garantita, non consentirebbe che si diano per scontati gli esiti soltanto provvisori di un giudizio di primo grado. Pertanto, certe affermazioni che ostentano sicumera andrebbero mitigate».