Aveva realizzato una conduttura interrata parallela e si era abusivamente allacciato alla rete di distribuzione del metano per alimentare le utenze di un opificio ma, tradito dall’odore che si sprigionava nella zona, è stato scoperto e denunciato dai carabinieri. I militari della Stazione di Solofra già da qualche tempo avevano intuito che lo strano odore di gas che si avvertiva in località Sant’Agata avesse una sospetta origine, motivo per il quale, onde prevenire anche eventuali rischi per la pubblica incolumità, hanno tempestivamente attivato l’impresa erogatrice della fornitura al fine di effettuare discrete e congiunte verifiche.
Così carabinieri e tecnici hanno scoperto che l’ingegnosa causa di quell’odore inconfondibilmente acre che si propagava nel circondario era una valvola di bypass installata, in modo completamente abusivo, sulla conduttura principale e che deviava il gas su di una tubazione parallela la quale andava ad alimentare le utenze di un opificio, al cui interno si lavorano le pelli, eludendo così il contatore ivi installato.
Il proprietario dell’impianto, un imprenditore 50enne che aveva concesso in uso i soli macchinari ad un'altra impresa risultata estranea alla vicenda, è stato perciò denunciato alla Procura, per il reato di furto aggravato continuato. Gli investigatori, coadiuvati da personale specializzato, hanno scoperto come questi, mediante l’illecita installazione del bypass, aveva nel tempo deviato un quantitativo di gas causando al gestore della rete un danno complessivo prossimo al milione di euro.