Ha sequestrato un medico perché voleva parlare con gli organi di informazione. Una vicenda dai contorni ancora da accertare. E sicuramente inquietante. Si è verificata in una abitazione di Gesualdo. Protagonista un 50enne, che nascondeva nella sua abitazione anche una piccola coltivazione di marijuana.
La vittima è un componente della guardia medica in servizio nella sede di Gesualdo, originario di Napoli. Si è recato a casa del sequestratore dopo aver ricevuto una chiamata. Era il primo pomeriggio di ieri, intorno alle 14. Arrivato sul posto si è però subito reso conto che non c'era nessun paziente da visitare. Ma un 50enne che ha deciso di trattenerlo nell'abitazione: «Voglio attirare l'attenzione, devo parlare con la stampa». A nulla sono serviti i tentativi del medico di uscire, convincerlo a lasciarlo andare. Con le minacce e la forza il 50enne – già noto alle forze dell'ordine – gli ha imposto di restare dov'era. Approfittando però di un momento di distrazione del sequestratore, il professionista ha inviato un sms ad una collega: «Mi hanno sequestrato, chiama i carabinieri». Detto fatto. Sono stati avvisati i militari della compagnia di Mirabella Eclano. Vista la gravità dell'episodio sono state inviate numerose pattuglie. I militari hanno circondato la casa e avviato una trattativa con il 50enne. L'uomo stava per liberare il medico. Poi è tornato sui suoi passi. Si sono vissuti momenti drammatici. I carabinieri si sono accertati che il dottore stava bene. E proprio quando era tutto pronto per una irruzione, la vittima è stata liberata e il 50enne si è arreso.
L'uomo è stato ammanettato. Il medico era stato rinchiuso all'interno della cucina. Nel corso della perquisizione i militari hanno rinvenuto tre piante di marijuana e droga già essiccata, dieci grammi circa.
Ai carabinieri il 50enne ha tentato di spiegare i motivi del gesto. «Volevo attirare l'attenzione dei media». Ma non si è capito bene per quale motivo.
Il sequestratore è stato identificato e recluso agli arresti domiciliari nella sua abitazione. Il caso è seguito dagli inquirenti della procura di Avellino. L'uomo deve rispondere di sequestro di persona e detenzione e coltivazione di sostanze stupefacenti.