Blitz nel cantiere del carro. «Nessuno ferma la grande tirata»

La denuncia anonima, le parole del sindaco: vile chi denuncia in anonimo

Mirabella Eclano.  

«Nessuno fermerà la grande tirata». Non ha dubbi il sindaco Francesco Antonio Capone, fascia tricolore di Mirabella Eclano. Il paese è sconvolto e teme per una tradizione antica che rischia di fermarsi per i controlli a pochi giorni dalla tradizionale e attesissima tirata. Ieri nella tarda mattinata è scattato il blitz in tutta l’area di lavoro per l’allestimento dello spettacolare obelisco dell'Addolorata. Prima si sono presentati gli ispettori del lavoro, poco dopo i Carabinieri. Al lavoro un gruppo di giovani volontari del paese, i «carristi». 

Così il sindaco ha dato mandato a un legale per verificare ogni passaggio di controlli e procedure e dopo un pomeriggio trascorso tra la caserma dei Carabinieri e il Municipio in serata Capone si è presentato alla comunità  per spiegare quanto e cosa potrebbe accadere. Un incontro pubblico in piazza per spiegare cosa accadrà dopo il blitz effettuato dagli ispettori del lavoro nel cantiere dov'è in piena fase di allestimento l'obelisco di paglia.

Un blitz per verificare eventuali irregolarità e responsabilità in materia di sicurezza nei luoghi di lavoro e di manovalanza reclutata in nero.

«La denuncia anonima è un atto vile - incalza il primo cittadino-. La tradizione non può essere fermata da chi agisce in modo anonimo e vigliacco». In piazza XXIV maggio sono piovuti gli applausi. 

Nonostante la pioggia ieri c’era stata già una adunata spontanea di cittadini davanti la caserma per manifestare la propria solidarietà ai giovani che aiutano Giotto Faugno nella preparazione del carro. Intanto manca davvero poco al grande evento che ci sarà sabato pomeriggio.

Quanto risulta dalla denuncia è davvero inquietante: si tratta di un esposto articolato in forma anonima ma dettagliato, all'ufficio di zona dell’ispettorato del lavoro e alla locale Compagnia dei Carabinieri circa il mancato rispetto delle prescrizioni previste in materia di sicurezza nei luoghi di lavoro e impiego di manodopera non in regola. Insomma, lavoratori in nero.