Strage del bus ad Acqualonga, dopo 3 anni il video shock

Il 28 luglio del 2013 il pullman proveniente da Pietrelcina precipitò dal ponte facendo 40 vittime

Monteforte Irpino.  

Sono trascorsi 3 anni da quel volo maledetto dal viadotto Acqualonga.  Quaranta le vittime che oggi vengono ricordate con una messa a suffragio a Monteforte Irpino. Famiglie che ancora oggi attendono giustizia per una tragedia che non conosce precedenti. Oggi, in fondo a quel precipizio divenuto simbolo della strage ci sono fiori, foto e tanti ricordi di coloro che non hanno fatto più ritorno a casa da quel viaggio religioso. Tra i dossier della Procura di Avellino c’è una ricostruzione  dell’incidente. Un video effettuato dalla polizia stradale che servirà agli atti del processo per cercare di capire cosa veramente è accaduto quella sera. Dalle immagini si vede che il bus giunto poco prima del viadotto, in un tratto in discesa, ha perso il controllo a causa di un guasto al sistema frenante.

L’autista ha cercato in tutti i modi di fermare il mezzo, ha anche tirato il freno a mano, ma ormai era diventato una scheggia impazzita. ha urtato il muto di contenimento,m poi ha percorso la corsia di emergenza, cercando in tutti i modi di bloccare il pullman.  Dopo 800 metri, ha urtato prima delle auto che lo precedevano, ha sfondato il guard rail del ponte e poi è precipitato nel vuoto nel tratto autostradale tra Monteforte Irpino e Baiano. Un volo di trenta metri. Fu una strage. Solo 9 si salvarono. Fu la notte più lunga della storia, soprattutto per i soccorritori che hanno dovuto estrarrei corpi dal pullman, posizionarli nelle bare per il riconoscimento.  Al momento sono 15 le persone indagate. Nel mirino ci sono le barriere di sicurezza che secondo la Procura non erano a norma. Dall’altro canto c’è il pullman e la sua scarsa manutenzione. Il pool di magistrati guidati da Cantelmo ha accertato che il mezzo viaggiava con una attestazione fasulla. Qualcuno lo aveva autorizzato a circolare nonostante non avesse mai effettuato la revisione.