Rogo deposito auto.Urciuoli: sono preoccupato per i dipendenti

Sono 27 i lavoratori nell'autodemolizione. «Difficile rimetterci in piedi»

Atripalda.  

Fiamme alte oltre venti metri. E poi la coltre di fumo nero, una nube densa  tra esplosioni continue. E’ l’inferno di fuoco che si è scatenato ieri sera nell’autodeposito Urciuoli ad Atripalda, tra la Variante paralizzata e scene da apocalisse. E’ stata una notte ad alta tensione per i vigili del fuoco e forze dell’ordine che sono intervenuti per fermare quel muro di fuoco che continuava ad avanzare fino a distruggere completamente e a ridurrre ad una massa informe di materiali oltre 200 veicoli nel cimitero d’auto. 

Le fiamme hanno distrutto infatti le parti plastiche e gli pneumatici dei mezzi destinati allo scasso, oltre a farne bruciare i carburanti, rilasciando nell'aria una nube nerissima e acre. Il vento sembra aver disperso il fumo spesso in direzione est, seguendo quasi il tracciato della Statale 7 bis verso il Comune di Atripalda e facendo tornare il pensiero ad un caso simile, l'incendio del 2005 alla Irm di Manocalzati, che è stato per l’intera Valle del Sabato un colpo durissimo in termini ambientali.

Le forze dell’ordine stanno indagando per accertare le cause dell’incendio, senza escludere ovviamente anche l’ipotesi di dolo. 

Dal canto suo Antonio Urciuoli, proprietario dell’azienda mostra tutta la sua preoccupazione per il destino dei 27 dipedendenti. «Sono preoccupato - dice -. Non so se riusciremo a rimetterci in piedi. Non è la prima volta che accade qualcosa di simile. E’ successo già dieci anni fa». 

Stamane sul posto c’erano anche i tecnici dell’Arpac e Asl per capire e valutare con esattezza la pericolosità dei fumi e veleni sprigionati dal rogo. Il sindaco di Atripalda, Paolo Spagnuolo, non ci ha pensato due volte e ha emanato l’ordinanza con cui vieta l’utilizzo di frutta e verdura. Troppo veleno nell’aria. Quella nube da subito aveva preoccupato tutti. I cittadini del comprensorio si erano da subito chiusi in casa. Ma non solo. 

Numerose le squadre dei caschi rossi che sono arrivati sul posto. Sono servite oltre cinque ore per sedare il rogo tra quelle terribili esplosioni che hanno scandito ogni fase dei soccorsi. C’erano auto a benzina o gpl nell’area. La fuligine intanto ha invaso i campi circostanti. Una casa  stata evacuata. Mentre i carabinieri indagano non escludendo alcuna pista.

Simonetta Ieppariello