Cassano Irpino. Vecchia: "Sull'amianto un'azione comune"

Il sindaco propone di sollecitare la Regione per istituire un sito di smaltimento comprensoriale

Cassano Irpino.  

L’Arma di Compagnia di Montella individua due aree in cui sono stati abbandonati rifiuti pericolosi, compreso lastre amianto. In particolare, a Cassano Irpino è stata localizzata un’area demaniale, vasta circa 4mila e 800 metri quadri all’interno della quale erano stati stoccati rifiuti di ogni genere: pneumatici, elettrodomestici, materassi ed anche lastroni di eternit. A Calabritto, inoltre, i Carabinieri della locale Stazione, sotto un cavalcavia, in un’area anche in questo caso di proprietà del Comune, sono state rinvenute una decina di lastre di eternit contenenti amianto, che qualche sprovveduto aveva abbandonato. Nella considerazione che i rifiuti presenti avrebbero potuto provocare l’inquinamento del sottosuolo, le due aree sono state sequestrate e poste a disposizione dell’Autorità Giudiziaria. In capo alle Amministrazioni Comunali il compito di bonificare le aree. Sono in corso indagini finalizzate all’identificazione dei responsabili dello scempio ambientale nonché all’individuazione di altre aree contaminate.

“Prcederemo immediatamente alla bonifica dell’area, che è già stata individuata come sito per la realizzazione di un’isola ecologica” spiega il sindaco di Cassano Salvatore Vecchia. “Abbiamo già avuto un finanziamento, è stata espletata la gara e procederemo a breve ad aggiudicare i lavori. L’Ufficio tecnico ha già avviato una verifica sulle ditte deputate e a procedere alla stesura di un piano: presenterò da subito istanza di dissequestro dell’area”. Il ritrovamento dei pannelli di eternit intanto, ha assunto la valenza di un’autentica piaga ambientale. In tutti i comuni della terra del cratere si denuncia la presenza di amianto. “Sarebbe opportuno fare una mappatura e avviare un monitoraggio su quello che c’è” continua Vecchia. “Non è detto che le lastre ritrovate qui nel nostro comune siano state abbandonate da qualcuno del posto. Bisogna sollecitare la Regione a istituire un sito di smaltimento, per limitare al minimo il danno ambientale”. Il costo eccessivo per lo smaltimento di amianto incoraggia l’abbandono e spesso l’interramento. L’abbandono di lastre di eternit è stato denunciato a Lioni, ma anche a Conza, a Sant’Andrea e in quasi tutti i comuni del comprensorio, che stentano a disfarsi dei prefabbricati allestiti nel dopo terremoto. “Il problema è generalizzato per tutti i comuni, perchè i cittadini non hanno coscienza ecologica. Per questo bisogna immaginare una soluzione su larga scala” conclude.