“La nostra è una residenza sanitaria, non è assolutamente un carcere, se si fosse voluta una struttura simile, sarebbero rimasti gli ospedali psichiatri giudiziari, dove ci sono le forze dell’ordine.”
Ai microfoni di ottochannel il direttore della Rems di San Nicola Baronia Amerigo Russo, chiarisce nei dettagli l’episodio avvenuto in paese, che ha generato preoccupazione tra la gente, dopo la fuga di un ammalato in stato confusionale dalla residenza sanitaria: “Qui ci troviamo di fronte ad una struttura sanitaria e di tipo riabilitativo, ebbene chiarire subito questo primo aspetto.
Si è trattato di un allontanamento di un paziente, che tra l’altro in maniera un po’ confusa si è diretto cinquanta metri oltre la residenza, ed è stato poi immediatamente riaccompagnato, chiedendo egli stesso di voler rientrare.
Non si tratta assolutamente di evasione di un detenuto, in quanto qui non ve ne sono. I nostri ospiti sono qui per motivi riabilitativi e il loro recupero avviene attraverso svariate attività.”
Possiamo dunque tranquillizzare la comunità di San Nicola Baronia? “Non solo tranquillizzare la comunità, ma il Magistrato di Sorveglianza, a breve disporrà anche una serie di attività esterne di questi pazienti, al fine di entrare in contatto con il sociale chiaramente con tutte le precauzioni del caso. Dunque una struttura aperta e non chiusa, anzi rivolgiamo un invito a tutti a visitarci e condividere con noi le nostre iniziative. Non ultimo, due nostri pazienti, sono stati a Pietrelcina a salutare San Pio e hanno preso parte anche alla processione del Santo. E’ quindi l’opposto del carcere e il reinserimento, non si può fare chiudendo le porte ma aprendole.”
Gianni Vigoroso