Consigliere comunale sfasciacarrozze nei guai

Per il 55enne di Calabritto obbligo di presentazione alla Polizia Giudiziaria

Il reato contestato al consigliere è la violazione continuata di sigilli di una area sequestrata, col fine di alienare pezzi di ricambi e veicoli, anche questi sequestrati.

Montella.  

Consigliere comunale di maggioranza del comune Calabritto nei guai: i carabinieri di Montella, infatti, hanno eseguito un'ordinanza Coercitiva del gip del tribunale di Avellino, sottoponendo alla misura cautelare dell’“Obbligo di presentazione alla Polizia Giudiziaria”, che lo costringerà a presentarsi, una volta al giorno, in orari prestabiliti, presso la competente Stazione Carabinieri.

Il reato contestato al consigliere è la violazione continuata di sigilli di una area sequestrata, col fine di alienare pezzi di ricambi e veicoli, anche questi sequestrati.

La vicenda, inizia qualche anno fa, proprio nel comune di Calabritto, quando i Carabinieri del Norm della Compagnia di Montella sequestrarono due grosse aree (5.000 e 7.000 mq circa con all’interno un capannone di 900 mq) dove erano stati accantonati parti di automezzi non bonificati e, sversati nel tempo, rifiuti di ogni genere: autovetture, muletti, autocarri, gru ma anche prefabbricati, cassoni, vecchi gruppi elettrogeni  e cabine di autotreni.

Il gestore delle aree,  il 55enne consigliere comunale, fu denunciato in stato di libertà per “deposito incontrollato di rifiuti, gestione illegale di una discarica ed inquinamento ambientale”.

A seguito della denuncia in stato di libertà e del sequestro,  sempre nel 2013, il 55enne  chiese il dissequestro dei siti promettendo la bonifica dei terreni e lo smaltimento, nel rispetto delle norme vigenti, dei “rifiuti pericolosi e non” ivi presenti.

Nonostante i buoni propositi, non andò proprio così: un ulteriore sopralluogo congiunto dei Carabinieri e dei Vigili del Fuoco di Avellino, effettuato qualche mese dopo, permise di accertare che l’imprenditore non solo non aveva assolutamente ottemperato alle disposizioni impostegli sia dall’Autorità Giudiziaria che dal Sindaco con varie ordinanze sindacali, ma aveva continuato ad esercitare la sua attività si sfasciacarrozze, realizzando in un capannone una vera e propria autofficina abusiva.

L’area venne ancora una volta sequestrata ed affidata in custodia al consigliere che, da qual momento, iniziava a violare i sigilli, sottraendo pezzi di ricambio e rivenderli. Diversi episodi accertati dai carabinieri del Nucleo operativo e Radiomobile.

I casi accertati ed una serie di verifiche effettuate dai Carabinieri di Montella, hanno permesso al GIP del tribunale di Avellino di emettere l’ordinanza eseguita dagli stessi militari,

"Con tale provvedimento, infatti, è stato stigmatizzato il comportamento del consigliere comunale che, in violazione del proprio ruolo istituzionale di consigliere con delega alle attività produttive, artigiano e commercio, a fronte di una situazione di assoluta illegalità sotto il profilo della tutela ambientale, non solo ometteva ogni intervento di bonifica con totale indifferenza alle prescrizioni dell’ Autorità Giudiziaria, ma proseguiva nell’attività criminosa accedendo indisturbato alle aree, violando i sigilli, prelevando materiale e rivendendolo ad acquirenti consapevoli dell’illecita provenienza dei pezzi acquistati", si legge nella nota stampa.