A distanza di un anno il raccordo autostradale Salerno-Avellino conferma la sua vulnerabilità anche dal punto di vista idrogeologico. Era il primo settembre del 2014 quando, alla frazione Piazza di Pandola nel territorio del comune di Montoro, la Solofrana ruppe gli argini ed un fiume di fango e detriti si riversò sulla carreggiata autostradale arrecando fortissimi disagi alla circolazione stradale. Oggi a poco più di un anno il raccordo autostradale è andato nuovamente in tilt. Nel tratto fra Fisciano e Baronissi la carreggiata autostradale si è trasformata in una sorta di tinozza dove si sono raccolte acqua e detriti venuti giù dalle scarpate al margine della carreggiata. Due episodi distanti nel tempo ma assai simili tra di loro che testimoniano la necessità di intervenire su una tratta autostradale caratterizzata da repentini cambiamenti di pendenza con tratti dove l'acqua piovana defluisce assai lentamente esponendo peraltro gli automobilisti, in caso di precipitazioni, ad un forte rischio di aquaplaning
G.A.